Nove borgate di Teano pronte alla secessione

"Il Comune ci ha abbandonato, vogliamo passare con Caianiello"

Le borgate di Teano
Troppo degrado in periferia e borghi abbandonati. È questa la motivazione che tra le comunità delle frazioni sidicine ha creato negli anni un humus sociale di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Troppo degrado in periferia e borghi abbandonati. È questa la motivazione che tra le comunità delle frazioni sidicine ha creato negli anni un humus sociale di malcontento e protesta, che ora sta per sfociare in un'inedita richiesta di secessione. «Basta Teano, vogliamo far parte di Caianello», si vocifera nelle nove (delle 23) frazioni di Taverna Zarone, Cipriani, Borgonuovo, Versano, Santa Maria Versano, Casale, Carbonara, Gloriani e Furnolo.

Così, proprio nella città passata alla storia come il luogo simbolico dell'Unità d'Italia («onorificenza» oggi contesa con Vairano Patenora, altra singolare storia di campanili tutta casertana), tra migliaia di residenti cresce sempre più il desiderio di tagliare il cordone ombelicale con Teano per legare la propria entità amministrativa e identità alla piccola Caianello, distante solo pochi chilometri.

A farsi carico della richiesta è il comitato «Senza Numero Civico» che parla di «immobilismo e inconsistenza delle istituzioni locali, che hanno portato molti abitanti delle frazioni a essere stanchi e demoralizzati. Di fronte a questa situazione alcuni cittadini stanno promuovendo una raccolta firme per avanzare una richiesta di secessione e l'adesione al confinante comune di Caianello». Il comitato ha annunciato una mobilitazione sul territorio con una raccolta di adesioni per supportare la richiesta di distacco e nei prossimi giorni verranno comunicati i luoghi e le date per poter firmare. «Questa iniziativa prosegue in una nota «Senza Numero Civico» - riflette la frustrazione e il dissenso che i cittadini delle frazioni di Teano stanno vivendo. Sarà importante seguire gli sviluppi futuri e vedere come le istituzioni risponderanno a queste preoccupazioni dei cittadini e cercheranno di affrontare le problematiche che affliggono le comunità locali». Provocazione o no, gli attivisti replicano anche alle perplessità e agli scetticismi sulla validità giuridica della raccolta firme. «L'articolo 133 della Costituzione Italiana e la legge regionale 54 del 29 ottobre 1974 consentono la possibilità di richiedere il distacco di determinate frazioni da un Comune e l'aggregazione a un altro».

In effetti, oltre alla Carta costituzionale, gli articoli 2 e 3 della legge regionale prevedono «il distacco da un Comune esistente di una o più frazioni o borgate» e «l'aggregazione di una frazione o borgata a un diverso Comune con termine purché appartenente alla stessa provincia».

In tal caso e se la raccolta di firme si tramutasse in un successo di adesioni - sussisterebbero le condizioni per avviare le procedure del passaggio da Teano a Caianello. I dubbi, piuttosto, riguardano la capacità di un piccolo Comune di soli 1.700 abitanti ad amministrare nove nuove frazioni e qualche migliaio di residenti in più con oneri e responsabilità maggiori per l'ente. Sull'eventualità, l'amministrazione guidata da Lamberto Di Caprio non si è ancora espressa, mentre di certo nel Municipio sidicino la notizia della paventata secessione ha creato non pochi malumori, sebbene il sindaco Giovanni Scoglio finora non si sia espresso sul caso. Nel mirino, d'altronde, c'è «la mancanza di una gestione adeguata da parte dell'amministrazione attuale e, forse, di molte precedenti». D'altro canto, la fascia tricolore ha più volte rivelato le profonde difficoltà a gestire la manutenzione ordinaria con l'organico ridotto all'osso.
 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino