“Onda Pazza - il filo della memoria”, testimoni dell'Antimafia in 35 scuole d'Italia

Il laboratorio per creare podcast in Campania, Sicilia e Sardegna

Le vittime della mafia
La creazione di podcast, graphic novel in co-creazione con gli studenti: questo prevede il programma con una serie di incontri con testimoni dell’Antimafia che promuoveranno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La creazione di podcast, graphic novel in co-creazione con gli studenti: questo prevede il programma con una serie di incontri con testimoni dell’Antimafia che promuoveranno laboratori creativi negli istituti scolastici che hanno aderito al progetto “Onda Pazza - il filo della memoria”. Si tratta di un laboratorio che si propone di creare momenti di riflessione e divulgazione sul tema della legalità e della memoria coinvolgendo 35 scuole di 7 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna).

I testimoni

Tra i testimoni, Luisa Impastato, nipote di Peppino, assassinato dalla mafia in Sicilia (Il titolo del progetto “Onda pazza” trae spunto proprio dall’attività giornalistica con “Radio Aut” della vittima della criminalità organizzata). Altri rappresentanti dell’antimafia sono: Arianna Mazzotti, nipote di Cristina, vittima innocente della ‘ndrangheta, Beatrice Federico, moglie di Raffaele Pastore, che nel 1996 venne ucciso dalla camorra dopo la denuncia per racket di due anni prima e Celeste Costantino, che si occupa da sempre di politiche culturali, tematiche di genere, comunicazione e mafie. Inoltre, è vicepresidente di “Una Nessuna Centomila”, la fondazione che lavora sul contrasto alla violenza sulle donne.

Tra i testimoni anche Alessandro Gallo che è il direttore scientifico del progetto e presidente dell’associazione Caracò, figlio e nipote di due esponenti importanti della camorra napoletana degli anni '80, grazie al teatro, capì ben presto da che parte stare, decidendo di tenersi lontano dalla malavita, anzi combattendola attivamente. «Il progetto Onda Pazza – spiega Gallo – mira a sensibilizzare le giovani generazioni sui temi della memoria e del contrasto alle mafie, attraverso lo sguardo di testimoni dell'antimafia. Con questo progetto vogliamo far rivivere la memoria delle vittime innocenti di mafia attraverso i linguaggi creativi dei ragazzi e delle ragazze che parteciperanno al percorso». Uno degli ultimi incontri in ordine di tempo si è tenuto ad Arzano, in provincia di Napoli, dove Beatrice Federico ha incontrato gli alunni dell’Iis “Don Geremia Piscopo”.

L’iniziativa, curata dal teatro dei Venti, compagnia teatrale con base a Modena, attiva dal 2005, anche a livello internazionale nella creazione di spettacoli e nella realizzazione di progetti multidisciplinari, ha un partner d’eccezione: il ministero dell'Istruzione - Direzione generale per lo studente, l'inclusione e l'orientamento scolastico. Le altre realtà coinvolte sono: FNAS - Federazione Nazionale delle Arti in Strada, Stalker Teatro, CRAB Teatro (Piemonte), Teatro Invito, Pandemonium Teatro (Lombardia), Emiliano Valente, Emanuele Di Giacomo, Valentina Virgili (Lazio), ProPositivo (Sardegna), TeatrInGestAzione, Baracca dei Buffoni (Campania), Genìa Labart (Sicilia). La consulenza scientifica e progetto video è a cura di Caracò.

Lo scopo dell’iniziativa

Obiettivo del progetto è svolgere attività con studenti dei diversi istituti scolastici, che permettano loro di incontrare testimoni legati al mondo della lotta alle mafie, di lavorare tramite laboratori sull’elaborazione delle loro storie e di altre storie simili, di creare un prodotto che possa raccontare le storie elaborate tramite diversi linguaggi di espressione artistica: radio, video, graphic novel, virtual reality. Tutti i prodotti, al termine degli incontri, saranno radunati su un apposito sito web e disseminati a livello nazionale. Inoltre, una giuria di esperti esterni premierà gli elaborati migliori per ogni categoria.

La biblioteca della legalità

In ogni istituto coinvolto verrà creata una biblioteca della legalità, per diffondere la cultura della responsabilità e della giustizia tra le giovani generazioni attraverso la promozione della lettura. Infine, un evento collettivo da remoto metterà in connessione tutti gli istituti partecipanti, alla presenza di una rappresentanza per ogni scuola.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino