Cinque anni al buio e quando ieri è tornata la luce alla villetta comunale degli Aranci, è stata festa. Perché i tre faretti provvisori, istallati dal Comune...
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Perché quei tre faretti, che a stento illuminavano l'ingresso della villetta, hanno dato ragione a chi cinque anni fa fece squadra per chiedere ancora più forte una collaborazione tra istituzioni e cittadinanza. Una rete con i nomi e i volti dei comitati per Villa Giaquinto, Caserta Città Viva, Centro sociale Ex Canapificio, Gruppo Scout Caserta 5, Parrocchia SS. Maria e S. Giovanni Bosco, e residenti della zona. «Ripristinare la luce in villa, seppur parzialmente, è un atto che incide molto sulla vivibilità del quartiere - spiega Virginia Crovella di Caserta Città Viva - Un piccolo polmone verde nel cuore della città che ha sofferto per anni la totale mancanza di luce, l'assenza di acqua, e che comunque era aperto giorno e notte fino a qualche settimana fa. Tutto questo ha reso questa Villa un luogo di spaccio e di disturbo della quiete pubblica soprattutto di sera e di notte. Ma anche su questo ci eravamo organizzati alla meglio. Due settimane fa infatti, dopo le segnalazioni agli organi competenti, abbiamo iniziato a ripristinare a titolo volontario il servizio di apertura e di chiusura della villetta, convocando contestualmente un appuntamento di assemblea pubblica di quartiere ogni due martedì alle 18.30 in parrocchia e un calendario di giornate di giochi e manutenzione dello spazio, aperte a grandi e piccoli».
Ma subito sono arrivati gli attacchi e la violenza da parte di chi voleva che la villetta rimanesse terra di nessuno e luogo di spaccio e consumo di droghe. «Spesso abbiamo dovuto sostituire il lucchetto perché reso inutilizzabile - conferma la Crovella - ma il peggio è arrivato mercoledì scorso, 4 dicembre, quando nel pomeriggio due attiviste della rete associativa sono state aggredite da persone che volevano utilizzare la Villa anche oltre l'orario di chiusura. Sarà stato, forse, quest'ultimo episodio a determinare l'intervento di ripristino dell'illuminazione da parte del Comune?
Fatto sta che è stata una gioia per chi da anni sostiene la collaborazione tra istituzioni e cittadini per la gestione condivisa degli spazi, a partire dalle aree verdi, a vantaggio della qualità della vita e deterrente per spaccio e degrado. Come succede oggi negli spazi verdi riqualificati della Villa Giaquinto, della Villetta di via Arno nel quartiere Acquaviva e della Villa di Parco degli Aranci. «Solo aprendo e vivendo insieme i Beni Comuni della città potremmo dare un volto nuovo ai quartieri e alle periferie di Caserta - avvertono i volontari Virginia Crovella per il Comitato Caserta Città Viva, Domenico D'Ambrosio per il Comitato per Villa Giaquinto, Antonio Iannone per Centro Sociale Ex Canapificio - e per farlo c'è bisogno di rendere utilizzabile ed operativo il Regolamento Comunale per la Gestione Condivisa». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino