Con 14 voti favorevoli e un’astensione, accolta la mozione di sfiducia al sindaco Antonello Velardi, che da oggi decade dalla sua funzione. ...
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Si chiude dopo 40 mesi, l’esperienza amministrativa nata come una vera novità che alle elezioni del 2016 vide coalizzarsi tutte le forze politiche contro l’aggregazione di liste civiche ed una parte del Pd con a capo Velardi. Come recita l’art. 20 dello statuto comunale «in caso di approvazione della mozione il segretario ne da comunicazione al Prefetto per gli adempimenti ulteriori previsti dalla legge», per cui il sindaco e la rispettiva giunta, già dimissionaria da dieci giorni, cessano dall’incarico. Purtroppo per la città, con ieri si è alla quarta amministrazione comunale consecutiva che si chiude prima della scadenza naturale, a partire dal secondo mandato di Filippo Fecondo, per passare ad Antonio Tartaglione e Antonio De Angelis, fino all’ultima di Antonello Velardi. La seduta del consiglio comunale, alla quale il sindaco non ha partecipato, probabilmente proprio perché dimissionario, si è aperta con la rinuncia da parte dei partecipanti a formulare le interrogazioni e le interpellanze per passare subito al primo importante capo all’ordine del giorno: la mozione di sfiducia.
Antonello Velardi si era già dimesso dieci giorni fa, come aveva fatto peraltro anche la sua giunta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino