Dopo la ritrovata pace, o la temporanea tregua, in maggioranza, la giunta di Antonello Velardi ha approvato lo schema del bilancio di previsione che entro venti giorni...
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IL TAVOLO
Una riunione di consiglio comunale quanto mai decisiva per la prosecuzione dell'amministrazione Velardi poiché, in caso di voto negativo su bilancio, interverrebbe lo scioglimento automatico. Finora non è stata ancora decisa la data e nei prossimi giorni sarà la conferenza dei capigruppo a fissare il giorno della seduta con all'ordine del giorno la discussione e la votazione del bilancio. Le voci del documento sono state modificate rispetto alla bozza pubblicata due settimane fa, le tasse non aumenteranno e diversi tagli sono stati operati sui servizi e sui finanziamenti. Un bilancio che è rimasto invariato rispetto a quello dello scorso anno, grazie anche ad un'attenta analisi effettuata da alcuni consiglieri di maggioranza che ha consentito il recupero di economie ed ha evitato qualsiasi aumento come programmato. Con il bilancio di previsione che definisce l'entità, la natura e la destinazione della spesa che il Comune potrà sostenere nel corso dell'anno e le relative modalità di finanziamento, è stato approvato anche il Dup, il documento unico di programmazione, che è il principale strumento per la guida strategica e operativa e rappresenta il presupposto necessario di tutti gli altri strumenti di programmazione. Con questa manovra, il sindaco e la giunta hanno accolto una delle istanze del Pd, in aperta polemica con il primo cittadino da circa due mesi.
IL PARTITO DEMOCRATICO
«Il Partito Democratico hanno scritto in una nota i democrat all'indomani del consiglio comunale che ha visto la maggioranza ricompattarsi - ha posto il tema di non aumentare le tasse, che invece nel bilancio di previsione 2019 erano previste in aumento. Lo ha fatto in modo energico rispondendo ad atteggiamenti di chiusura. Il bilancio di quest'anno, quindi, non dovrà prevedere aumenti». Il Pd, tra le altre cose, per evitare l'aumento delle tasse aveva chiesto anche un taglio delle spese, in particolare i costi per diversi funzionari e dirigenti assunti con contratto a comando o professionalità.
IL TAGLIO
Le conseguenze di tale richiesta, per ora, ha portato alla cessazione del rapporto di lavoro con un dirigente, Alessandro Cappuccio, coordinatore dell'ambito sociale C05. Con una delibera di giunta, adottata martedì, è stata anticipata la conclusione del comando a tempo pieno di Cappuccio, e il ritorno all'ente di appartenenza (Regione Puglia) «per sopravvenute esigenze di carattere organizzativo, nonché per esigenze di un più attento contenimento dei costi del personale». La cessazione del rapporto di lavoro andrà in vigore dal 15 aprile, mentre il contratto scadeva il 31 dicembre. Se il taglio di un dirigente basterà a placare la voglia di parsimonia degli esponenti Pd, si saprà solo in consiglio comunale.
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Il Mattino