Il nuovo Piano ospedaliero licenziato dall'ente regionale e approvato dal Ministero dela Salute poche settimane fa ha fatto già molto discutere. Specialmente nella...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Queste tre strutture Dea di primo livello saranno quelle di Aversa, Marcianise e Sessa Aurunca. Gli altri presidi ospedalieri del territorio, cioè Santa Maria Capua Vetere, Maddaloni, Piedimonte Matese e la Casa di cura Pinetagrande, vengono definiti nel Piano come Pronto Soccorso attivo, senza specializzazioni. Altro dato importante nel piano, è quello riguardante i posti letto: l'attuale disponibilità è di 2.263 (2,6 su 1000 abitanti). Ne sono programmati 2.859 in modo da poter raggiungere la quota di 3,3 posti per 1000 abitanti. Un incremento netto di 596 posti letto. A questo bisogna aggiungere che l'obiettivo è di arrivare a 3.209 posti letto: un obiettivo che verrà raggiunto con i 350 posti letto della Sun, al momento della realizzazione della nuova azienda sanitaria (il Policlinico) che secondo programma dovrebbe essere completato nel 2021, a quanto si legge nel Piano. Leggendo punto per punto, tutto quello che è previsto per ogni presidio ospedaliero, «vengono potenziate le lungodegenze, le geriatrie e le aree oncologiche, alla luce dei dati epidemiologici inerenti ad un invecchiamento dela popolazione», commenta Nicola Cristiani, segretario provinciale della Cisl con delega alla Sanità. Concentrando i Dea di primo livello «nei tre punti Aversa, Marcianise e Sessa Aurunca, si lasciano scoperte zone del centro della provincia. Secondo il fabbisogno si tenta di riequilibrare i posti letto per acuti con quelli per la lungodegenza, ma si rischia di non dare una giusta risposta sulla rete dell'emergenza». Quindi, al netto delle direttive del precedente piano che aveva chiuso i battenti degli ospedali di Capua, Roccaromana e Teano, «si potrebbero riaprire le vecchie strutture dismesse in modo da fare qui posti per la lungodegenza, al netto del fatto che dovrebbe essere attivo anche l'ospedale di San Felice (mai decollato, purtroppo) e lasciare le strutture complesse lì dove sono già presenti come ad esempio a Piedimonte», è la proposta del sindacalista della Cisl che domani pomeriggio incontrerà tutti i segretari aziendali della Funzione Pubblica e dell'unione proprio per fare il punto sul Piano ospedaliero.
Intanto, proprio nella giornata di ieri Patrizia De Rosa è stata nominata segretario provinciale delegato alla Sanità dell'Ugl provinciale. In realtà sul Piano è scritto tanto, non solo sul depotenziamento o meno dei presidi attualmente esistenti. La neurologia di Aversa ad esempio verrà inserita nella rete Ictus come centro spoke; inoltre, il Moscati riceverà le nuove discipline di Oculistica e Urologia. Incrementano i posti letto della Gastroenterologia del presidio di Marcianise e il suo punto nascita servirà anche l'area di Napoli Nord. A Maddaloni sorgeranno le aree per la Lungodegenza e la Riabilitazione, che serviranno anche l'area ovest del beneventano a 10 km di distanza.
San Felice a Cancello, annesso a Maddaloni, sarà un presidio spoke di primo livello per la terapia del dolore, verrà programmata la degenza per l'Oncologia (con un potenziamento di attrezzature) e per la Geriatria. Per l'ospedale di Piedimonte sarà previsto un servizio di elisoccorso, vista la difficile posizione geografica di tanti comuni afferenti. Verranno istituite le discipline di Neurologia, Lungodegenza, Pneumologia in Afo (assistenza farmaceutica) medica, verrà potenziata l'Oncologia. Verrà istituita anche la Neurologia (anche per contrastare la mobilità passiva di tanti cittadini campani verso l'importante e vicina struttura del Pozzilli). Teano e Capua saranno ospedali di comunità, mentre il presidio di Sessa programmato come Dea di Primo livello riceverà le discipline di Oncologia e resta punto spoke per la rete Ima (infarto miocardio) e la rete delle emergenze pediatriche
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino