Ponte sul lago Patria riaperto dopo cinque anni: scontro sull'ordinanza

La strada non è ancora aperta del tutto

Il ponte di Lago Patria
Polemica sull'ordinanza per la riapertura totale del ponte sul lago Patria. «L'ordinanza del sindaco non è ancora operativa» accusa l'ex assessore...

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Polemica sull'ordinanza per la riapertura totale del ponte sul lago Patria. «L'ordinanza del sindaco non è ancora operativa» accusa l'ex assessore all'ambiente Pasquale Marrandino. Immediata la replica del Comune: «L'iter procedurale è stato rispettato». Cinque anni fa, nell'aprile del 2019, il ponte che collega Giugliano e Castel Volturno fu chiuso, a scopo cautelativo, con ordinanza sindacale. Si ritenne essenziale eseguire ripetute prove di carico per testarne la stabilità. Dopo anni di malumori dei residenti di Destra Volturno una parziale svolta. Nel 2022 fu consentito nuovamente il transito, seppur su una sola corsia a senso alternato.

Adesso, dopo le ultime verifiche eseguite durante i mesi prenatalizi, il Comune di Castel Volturno ha predisposto la riapertura al transito pedonale e veicolare. L'ordinanza firmata dal sindaco Luigi Umberto Petrella il 12 gennaio, ha però vietato il passaggio ai veicoli con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellata. Ma già arrivano le prime accuse di mancata apertura completa e sulla segnaletica. «Il collaudo definitivo dice Marrandino - è arrivato già prima di Natale. Il 12 gennaio il sindaco ha firmato l'ordinanza di riapertura. Dopo giorni resta chiuso, con l'aggravante che i semafori che regolano l'alternarsi del senso di marcia sono fuori uso e i new jersey che delimitano la carreggiata sono sparpagliati ovunque. Manca ancora la segnaletica. L'ordinanza non è operativa».

Repentina la risposta del Comune: «All'ordinanza del sindaco deve seguire quella emessa dal funzionario del Comando della polzia municipale per il percorso alternativo e la limitazione di peso. È stata redatta il 17 gennaio e inviata ai nostri uffici di competenza e anche al Comando di Polizia municipale di Giugliano, che deve emettere lo stesso provvedimento sul proprio territorio. Quando anche Giugliano avrà concluso l'iter saremo in grado di poter riaprire nei due sensi di marcia il viadotto». 

 

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Il Mattino