Reati a Caserta, incubo omicidi stradali: aumentano i furti e le frodi informatiche

Reati a Caserta, incubo omicidi stradali: aumentano i furti e le frodi informatiche
Mettiamola così: in provincia di Caserta aumentano i reati, ma più lentamente che altrove, e così Terra di Lavoro si ritrova ad essere più sicura. Ma...

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Mettiamola così: in provincia di Caserta aumentano i reati, ma più lentamente che altrove, e così Terra di Lavoro si ritrova ad essere più sicura. Ma questo in relazione alle altre province, mentre in valore assoluto perde cinque posizioni in sicurezza, passando da quota 51 a quota 46 (chi è più in alto sta peggio). Potere dei numeri e della statistica. Quella pubblicata dal Sole 24Ore, che ha analizzato i dati forniti dalla banca dati interforze del dipartimento di pubblica sicurezza del Viminale e relativi al primo semestre 2022, confrontandola con gli anni scorsi. Accade così che quest'anno le forze dell'ordine hanno raccolto nella sola città di Caserta 400 denunce in più rispetto alla precedente rilevazione (la metà rispetto a Napoli, il doppio rispetto ad Avellino e Benevento, sugli stessi livelli di Salerno), ma poiché ci sono province italiane dove le denunce aumentano di più, a livello nazionale ci ritroviamo dalla casella 51 alla 46. Posizione non da poco, segnatamente la migliore da quando il quotidiano di Confindustria realizza l'Indice della Criminalità. Ma andiamo a vedere a cosa dobbiamo stare maggiormente attenti nella nostra quotidianità.

Diretto o informatico, i numeri lasciano poco spazio all'immaginazione: il reato più denunciato è il furto. In aumento rispetto al 2021: in pratica ogni 76 abitanti della nostra provincia ce n'è uno destinato a subire questa brutta esperienza. E la posizione nazionale è la 29: eppure va molto meglio rispetto a Milano, dove invece il cittadino predestinato è uno su 33. Non così tanto, ma aumentano anche le frodi informatiche: il rischio di essere derubati o comunque vittime di un reato mentre sediamo a scrivere davanti al pc esiste per un casertano su 218. Un dato più preoccupante rispetto allo scorso anno, quando il rischio sussisteva per un abitante su 281. D'altro canto si tratta di un trend in continua ascesa a livello nazionale: basti pensare che a Gorizia e a Torino il rischio esiste per un utilizzatore del web ogni 133. Si spiega così la classifica tutto sommato tranquilla per Terra di Lavoro, che passa dalla posizione 70 alla 64.

Risalendo nelle varie categorie di reati troviamo gli antipaticissimi furti dell'autovettura. Il rischio di non ritrovare l'auto esiste per un residente in provincia ogni 320. Hanno motivo di essere più preoccupati a Barletta Andria Trani (un furto d'auto ogni 137 abitanti) o a Napoli (uno ogni 179), ma dai numeri sembra decisamente più tranquillo chi parcheggia l'auto a Trento oppure a Oristano, dove le vittime di questo furto sono una ogni 20mila. Quasi da lasciare la macchina aperta, come avveniva qualche decennio fa. Tornando a Caserta, il rischio di ritrovare sì l'auto, ma con il finestrino in frantumi per rubare qualche oggetto all'interno sussiste per un residente ogni 578. La porta di casa aperta, anche questo ricordo di qualche decennio fa, si può ancora vedere in provincia di Oristano (un furto ogni duemila persone), mentre è meno consigliabile a Caserta (un furto ogni 700 persone, sugli stessi livelli dello scorso anno) ed ancor meno a Ravenna, che guida la graduatoria nazionale con un furto in casa ogni 200 persone.

Non si tratta di numeri particolarmente alti, ma Caserta si trova ai primi posti in Italia per gli omicidi stradali: 28 in un anno come a Treviso, se ne contano di più solo a Milano (36) e Napoli (32). Stesso discorso per quanto riguarda l'attività di contrabbando: anche in questo caso c'è il terzo posto in Italia con 19 denunce dopo Napoli (461) e Genova (25). Per il resto, i numeri del Viminale ci dicono che si vive abbastanza tranquillamente: rapine e spaccio hanno numeri contenuti (certo sarebbe meglio se il contatore non avanzasse proprio), come pure le minacce e le risse. Sono pochi pure i danneggiamenti, specie dell'arredo urbano, ed anche questa è una buona notizia. Anche i numeri del Viminale ci raccontano, in conclusione, che l'emergenza Covid sta passando e stiamo tornando alla normalità. La pandemia aveva infatti frenato i reati, adesso che stiamo imparando a conviverci i crimini stanno risalendo. Resiste una piccola flessione, speriamo duratura per una migliore vivibilità.
 

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Il Mattino