Ci sono pizzaioli, camerieri, baristi, cassieri, addetti ad autolavaggi, operai tessili e calzaturieri, magazzinieri e muratori, ma anche una coppia di commercianti che vendeva...
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Complessivamente sono stati 255 i componenti dei nuclei familiari oggetto di controllo, risultati aver illegittimamente richiesto e percepito il sussidio in parola per un danno alle casse dello Stato stimabile in oltre 200.000 euro, calcolando solamente le somme già materialmente percepite. L'attività di verifica si è avvalsa delle specifiche banche dati a disposizione. Oltre gli 80 furbetti, la Guardia di Finanza di Caserta ha scoperto altri 25 soggetti dediti alla vendita al minuto di sigarette di contrabbando; abbigliamento con marchi contraffatti e supporti magnetici in violazione ai diritti d'autore. Verbalizzato anche uno spacciatore di Capodrise trovato in possesso di mezzo chilo di hashish. Individuati diversi autisti «in nero», mentre a riscontro di alcune segnalazioni sono stati sanzionati altri soggetti che avevano affittato, sempre «in nero» degli appartamenti, o che avevano omesso di segnalare nella richiesta di contributo la proprietà di alcuni beni immobili. «La provincia di Caserta - informa una nota della Guardia di Finanza - spicca a livello nazionale per numero di domande accolte rispetto al numero di residenti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino