Reggia di Caserta, cinque quadri tornano «a casa» dopo il restauro

Reggia di Caserta, cinque quadri tornano «a casa» dopo il restauro
Tornano nella Reggia di Caserta cinque dipinti dopo un restauro durato circa un anno. I quadri, dal 1963, erano collocati presso i Saloni (all'epoca di proprietà della...

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Tornano nella Reggia di Caserta cinque dipinti dopo un restauro durato circa un anno. I quadri, dal 1963, erano collocati presso i Saloni (all'epoca di proprietà della Scuola Nazionale dell'Amministrazione) al piano nobile del Palazzo Reale. Sono stati consegnati dopo gli interventi, iniziati nel settembre dello scorso anno, della ditta Pantone Restauri di Roma. I dipinti erano ossidati e in cattivo stato di conservazione. Oltre agli interventi di restauro, sono stati sottoposti ad un'analisi certosina prima e dopo le cure degli specialisti, attività importante non solo ai fini conservativi ma anche come momento di ricerca e di conoscenza dei beni in collezione. Tutta l'operazione è stata documentata nelle sue varie fasi con un report.

Delle cinque opere, tre appartengono a una serie più ampia e rappresentano tematiche riferibili alla difesa della patria: «La battaglia delle Amazzoni», «Semiramide alla difesa di Babilonia», «L'incendio di Troia». A seguito del restauro è stato possibile rivedere la tradizionale e non documentata attribuzione delle opere al viterbese Giovanni Francesco Romanelli (1610-1662) in favore del pittore parmigiano Giovanni Canti (1653-1716). A Mantova Canti gestì, alla fine del Seicento, una scuola dalla quale è probabile che provengano i tre dipinti, la cui preparazione è stata effettuata su un supporto in tela di riuso: le tre tele di sacco poste di lungo e ricucite presentavano suture diventate troppo visibili in superficie. Le condizioni di conservazione erano aggravate da importanti strati di sporco e pesanti ridipinture delle tele. Nel corso dell'Ottocento, poi, i tre dipinti giunsero al Real Museo Borbonico, dove furono restaurati da Giuseppe Amodio, che firmò l'intervento sul retro. È documentata, infine, nel 1963 la loro consegna alla Scuola Nazionale dell'Amministrazione per l'abbellimento dei saloni di rappresentanza che si affacciano sullo Scalone Reale.

Il quarto dipinto proviene probabilmente da Villa Favorita. L'autore è il figurista Raffaele Mattioli (1780 - 1843), più noto come scenografo del Teatro San Carlo di Napoli. Il tema è la Grecia classica mentre l'evento rappresentato è Il lancio del disco durante i giochi olimpici e la vittoria di Atene.

Il quinto dipinto, infine, è un'enorme tela che presentava notevoli lacune. Il suo autore è Francesco Casanova, fratello del noto seduttore, che la dipinse a Vienna insieme ad una caccia alla volpe per la nuova residenza di Ferdinando IV e Maria Carolina d'Asburgo. Quando i quadri giunsero a Caserta, il 30 settembre 1798, suscitarono a tal punto l'ammirazione del re che questi li fece collocare nella seconda anticamera verso il cortile, alle spalle della sala dell'Estate dove si tenevano le udienze, in modo che gli ospiti potessero ammirarne il pregio.Le attività di cura e salvaguardia del patrimonio della Reggia di Caserta proseguiranno senza sosta anche in questo periodo di chiusura al pubblico. L'Istituto museale porterà avanti i progetti di restauro, di riorganizzazione e ricerca, illustrandone le varie fasi attraverso i canali social e il web, in attesa di poterne mostrare i risultati dal vivo al suo pubblico.

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Il Mattino