Lite tra i calciatori della squadra dell'Evangelista Marco e quelli della compagine intitolata a Don Diana, martire della camorra. Al quinto gol del San Marco Evangelista...
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Getta acqua sul fuoco il presidente del San Marco, Giovanni Cioffi, che smentisce che ci sia stato il ricorso alle mani e parla di «tensioni dovute alla decisione dell'arbitro di concedere solo due minuti di recupero», «dopodiché - ha detto ancora Cioffi - c'è stata un po' di tensione verbale tra i calciatori e nei confronti dell'arbitro con espressioni colorite, per questo l'arbitro si è impressionato, essendo stato per tutta la gara sotto pressione, e se n'era andato negli spogliatoi per chiamare la polizia». Secondo il presidente Cioffi, quando sono arrivate le pattuglie della questura, «gli agenti hanno parlano con noi presidenti, si sono accertati che non c'era una situazione di pericolo e hanno preso solo i documenti di noi dirigenti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino