«Rifugiati» iraniani si fingevano poliziotti per rapinare i turisti in camping e hotel: 13 arresti, la base era a Castel Volturno

Per entrare in Italia hanno pagato gli scafisti poi, una volta giunti nel nostro Paese, hanno chiesto un permesso di soggiorno temporaneo in attesa del riconoscimento dello status...

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Per entrare in Italia hanno pagato gli scafisti poi, una volta giunti nel nostro Paese, hanno chiesto un permesso di soggiorno temporaneo in attesa del riconoscimento dello status di 'rifugiato' e come base logistica hanno scelto Castel Volturno. Da lì partivano per rapinare turisti nei pressi di camping e alberghi delle principali città italiane, prediligendo soprattutto la Capitale.


Tredici rapinatori iraniani sono stati arrestati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, al termine di un'indagine (denominata 'Fake Cops') realizzata dai militari della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina. Altri
due sono tuttora ricercati.
Il loro modus operandi era sempre lo stesso: si aggiravano nei centri cittadini a bordo di auto scure che potevano essere scambiate per auto-civette (tutte intestate a dei 'prestanome') e dopo aver fermato i turisti mostrando falsi distintivi, con la scusa di controlli antidroga ripulivano le loro vittime di soldi e gioielli, che poi ricettavano. La banda, di cui facevano parte anche due donne e un italiano, ha compiuto decine di rapine in appena 5 mesi, con un giro di affari di centinaia di migliaia di euro.

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Il Mattino