Prima la lite, per questioni legate a una donna, poi gli spari, il terrore. La corsa in ospedale, l’arrivo delle gazzelle a sirene spiegate. Le indagini lampo dei carabinieri...
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Secondo quanto è stato ricostruito dai carabinieri della compagnia di Maddaloni (agli ordini del capitano Pasquale Puca) i due erano al lavoro come ogni giorno quando, nell’androne della ditta sono arrivati due uomini. Tra i quattro è scoppiata una lite, un feroce battibecco al termine del quale è spuntata una pistola. Stando a quanto ricostruito e valutando le ferite riportate dalle vittime, l’uomo che ha esploso i colpi non voleva uccidere, quanto piuttosto spaventare. Sta di fatto che ha puntato la canna della pistola verso il basso e ha fatto fuoco per due volte. Andrea D.L. è stato centrato ad un gluteo, il suo dipendente al piede. Ora sono entrambi ricoverati in ospedale, a Maddaloni, ma le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni. L’episodio è il secondo fatto di sangue che si verifica nel Casertano nell’arco di soli due giorni e, in entrambi i casi, si è ricorsi alla violenza per motivi apparentemente più che futili. Un’escalation preoccupante con un picco che si è toccato nell’arco di meno di sedici ore anche se in due zone abbastanza distanti tra loro e diverse per ragioni e modalità. Domenica pomeriggio, un uomo è stato ritrovato senza vita nell’area sosta di un complesso di edilizia popolare a Mondragone. Secondo quanto è stato accertato dai carabinieri, il quarantottenne è rimasto vittima di un pestaggio ad opera di alcuni vicini di casa.
A scatenare la violenza, il danneggiamento di alcune macchine parcheggiate. Secondo alcuni testimoni, la vittima avrebbe infatti colpito le auto in sosta per ragioni non del tutto chiare. Sta di fatto che il suo gesto, vero o presunto, gli è costato addirittura la vita. La spedizione punitiva, alla quale ha preso parte un’intera famiglia, si è conclusa con la morte del presunto «teppista». Restano da stabilire le reali cause del decesso, ovvero se l’uomo sia stato ucciso dalle percosse o sia caduto ed abbia battuto la testa, ma ciò non rende meno grave la reazione e i suoi drammatici effetti. Ieri, infine, la sparatoria a San Felice a Cancello, a quanto pare per una relazione contestata, al termine della quale due uomini sono stati feriti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino