Scaricava liquami nei Regi Lagni, sequestrato centro ippico a Carditello

Scaricava liquami nei Regi Lagni, sequestrato centro ippico a Carditello
Scaricava i liquami del suo centro sportivo ippico, a pochi passi dal Real Sito di Carditello, facendo confluire il tutto nei vicini Regi Lagni. Per questo motivo, i carabinieri...

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Scaricava i liquami del suo centro sportivo ippico, a pochi passi dal Real Sito di Carditello, facendo confluire il tutto nei vicini Regi Lagni. Per questo motivo, i carabinieri Forestali di Marcianise, hanno dato esecuzione all'ordinanza di sequestro preventivo dell'allevamento «equino diporto-ippico sportivo», emesso dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura della Repubblica. Ben 81 i cavalli presenti nel centro che però sono stati affidati allo stesso titolare in custodia giudiziaria. L'accusa è quella di illeciti di natura ambientale.

L'allevamento, facente capo alla società «Pik Bube», legalmente rappresentata da S.N., 49 anni, di Marcianise, che la gestisce proprio in località Carditello, in via Sant' Antonio Abate. I militari sono arrivati al sequestro nel corso delle periodiche attività investigative finalizzate a contrastare l'inquinamento del canale dei Regi Lagni. In questo modo hanno sono riusciti ad individuare l'azienda equina che, in violazione delle normative ambientali, ed in modo abusivo, secondo l'accusa, scaricava tutto nello storico canale. Gli inquirenti contestano la violazione alla normativa sulla gestione dei reflui e l' assenza della documentazione relativa ad una regolare «utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici».

I carabinieri hanno accertato che l'uomo faceva defluire insieme le acque meteoriche provenienti dalle pluviali delle stalle; le acque di dilavamento del piazzale, quelle acque di sgrondo della concimaia, oltre le acque reflue provenienti dalle operazioni di lavaggio dei capannoni adibiti ad allevamento di animali e gli scarichi dei bagni delle stalle in quattro condotte. Tutto confluiva in un fosso di scolo all'esterno dell'azienda che finiva direttamente nel canale che costeggia il lato ovest dell'azienda: si tratta del corso che affluisce al cosiddetto 7° Sec. Controfosso destro dei Regi Lagni. Per l'accusa, il titolare del centro scaricava inoltre liquami zootecnici e reflui direttamente sul terreno senza un sistema di raccolta delle acque di sgrondo, depositando sul suolo nudo cumuli di materiale stallatico, composto da letame equino misto a paglia, uno per un volume di circa 6000 metri cubi ed altri cumuli su un'area di circa 400 metri quadrati.
 

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Il Mattino