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CASAL DI PRINCIPE - Per i prossimi due anni l'associazione Forza del Silenzio di Casal di Principe, che assiste una novantina di ragazzi autistici in immobili confiscati al padrino dei Casalesi Francesco «Sandokan» Schiavone, fornirà alla Presidenza del Consiglio dei Ministri i doni da offrire ai Capi di Stato in visita in Italia.
«Abbiamo firmato ieri il contratto con la presidenza del Consiglio - spiega il presidente dell'Associazione Enzo Abbate, che ha due figli autistici - a conclusione di un percorso iniziato nel giugno scorso, quando ci attrezzammo per produrre mascherine anti-Covid, trasformando il nostro laboratorio in una sartoria; decidemmo così di partecipare - prosegue Abbate, che di mestiere fa il poliziotto - al bando di Palazzi Chigi, che cercava soggetti in grado di realizzare doni di Stato.
Proponemmo prodotti made in Caserta, ovvero da realizzare con la famosa seta di San Leucio, e il nostro progetto ha avuto il pieno apprezzamento della Presidenza del Consiglio.
Nei pacchi che conterranno i doni - aggiunge Abbate - ci sarà anche un foglio con la storia della nostra associazione, in modo che anche i Capi di Stato estero possano apprezzare l'importanza dell'inclusione di persone svantaggiate come quelle affette da autismo». Il vero obiettivo della Forza del Silenzio non è di fare profitti o utili, visto che la fornitura farà guadagnare all'associazione una somma di appena 10mila euro. «Il nostro scopo - dice Abbate - è far crescere l'attenzione sull'assistenza ai ragazzi autistici; qui a Casal di Principe sottolinea Abbate - nei due immobili confiscati a Sandokan in via Bologna, assistiamo 90 ragazzi con il metodo Aba, e li facciamo lavorare nella sartoria, nel laboratorio per prodotti senza glutine, e nel ristorante Raù aperto ad Angri (Salerno); abbiamo un'ottantina di dipendenti tra cui psicologi e professionisti che stanno vicino ai ragazzi. La nostra mission è non lasciare sola nessuna famiglia; in questo periodo di emergenza oronavirus, molte famiglie con ragazzi autistici sono infatti abbandonate a sé stesse, e sono molti i ragazzi che senza cure rischiano di aggravarsi».
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