«Dall’America a Santa Maria Capua Vetere ma l’Anfiteatro è chiuso per la seconda volta»

«Dall’America fin qui ma per la seconda volta l’Anfiteatro è chiuso»
«Look here, it says it’s open». Lo dice sbigottito. Un momento prima era lì lì per entrare nell’anfiteatro romano - secondo per dimensioni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Look here, it says it’s open». Lo dice sbigottito. Un momento prima era lì lì per entrare nell’anfiteatro romano - secondo per dimensioni solo al Colosseo - e un attimo dopo si è ritrovato sprofondato nei morbidi divani del ristorante di fronte a sorseggiare un orange juice. È un americano, Manolo Smith, giunto mercoledì scorso con i suoceri statunitensi a Santa Maria Capua Vetere per visitare la sede della famosa scuola di gladiatori, ma per la seconda volta (ci aveva già provato qualche mese fa) ha trovato i cancelli dell’Anfiteatro chiusi. E non nasconde un maligno compiacimento nel constatare che qui, al Sud, tutto ciò che rappresenta la storia viene trattato con enorme confusione.

Già, la storia antica! Quella che i turisti invidiano all’Italia. E così, Manolo racconta: «Ho portato i miei suoceri, giunti dall’America, in questo posto che per noi rappresenta un monumento di enorme importanza. Eppure, per arrivare qui non c’è una buona indicazione», sbotta il signor Smith, statunitense della base Nato del Lago Patria. Percorso turistico inesistente, strade rotte e un aculeo di mortificazioni. «Oggi eravamo arrivati a Santa Maria con tanta speranza - continua - e che succede? Troviamo chiuso». Sorride. «It’s incredible!», rilancia il suocero, indicando la scritta «aperto» su Google maps.

La rotta di amarezza è tracciata sul suo volto, al punto che l’anziano americano entra nel ristorante e prende la locandina che pubblicizza le visite all’Anfiteatro e la indica, girando il dito nella piaga: «It says it’s open». E infatti, sul calendario c’è scritto l’orario di febbraio: dalle 9 alle 17 e 30. Il gestore del locale «Amico Bio Spartacus Arena» cerca di compensare, offre stuzzichini, si ferma a parlare con Manolo e con i suoceri, dice di essere dispiaciuto. Poi si passa una mano fra i capelli: «Che figuraccia!»

Ma qual è motivo della chiusura infrasettimanale dell’Anfiteatro? Da fonti ufficiose trapela che l’assenza dei custodi è dovuta a un caso di Covid. «Sì, ma è da un mese che è chiuso durante la settimana», spiega un altro anziano che gioca a bocce nel grande piazzale. Poi riprende a raccontare: «L’altro giorno sono venuti due inglesi, hanno aspettato il pullman perché la mappa sul cellulare diceva che doveva passare di lì, ma hanno atteso per quattro ore prima che arrivasse». Stessa storia anche a Lusciano, dove un’altra coppia di inglesi, quattro giorni fa, è rimasta per tutto il pomeriggio ferma a un bar al confine con Aversa in attesa del bus: «Su Google maps dice che dovrebbe passare a momenti», avevano spiegato al gestore del bar che, incuriosito, aveva chiesto loro cosa ci facessero lì. Erano venuti ad Aversa per visitare le cento chiese. Il barista non ha potuto far altro che indicare la strada della stazione che i due hanno percorso a piedi: da Lusciano ad Aversa; quel bus non è mai passato.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino