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Gli studenti del dipartimento di Lettere e beni culturali di Santa Maria Capua Vetere dell’Università Vanvitelli hanno scritto a Netflix per riportare “Spartacus” a casa. No, non si tratta di riportare nell’antica Capua le spoglia del gladiatore più famoso della storia – vissuto tra il 109 e il 71 a.C. e di cui si ignora il vero luogo della morte e sepoltura (molto probabilmente in Cilento) – ma di restituire la dignità storica e geografica delle gesta del trace della pluripremiata serie “Spartacus”, le cui 4 stagioni sono state prodotte da Netflix tra il 2010 e il 2013.
L’idea, nata dopo una lezione in facoltà con lo scrittore e documentarista Luigi Ferraiuolo, ispirata dal suo romanzo di viaggi “Italia sacra straordinaria e misteriosa”, punta a «rompere l’idea, come ho verificato all’estero – dichiara il docente Giovanni Mauro - che la storia si sia svolta unicamente a Roma e che sia tutto concentrato nel Colosseo (elevato, quasi, a unico anfiteatro del mondo romano).
«Ci siamo domandati spesso – scrivono gli studenti – parlando della serie con lo scrittore Luigi Ferraiuolo e con i nostri docenti, Nadia Barrella e Giovanni Mauro, perché non sia mai stato realizzato un backstage di “Spartacus” nei suoi luoghi, l’antica Capua, o perché non siano stati inseriti nei titoli della serie dei riferimenti a Santa Maria Capua Vetere e se fosse possibile inserirli oggi. Oppure, meglio, se fosse possibile girare oggi un documentario associato alla serie che racconti i veri luoghi della vita e della rivolta di Spartaco. È nata spontanea un’idea: invitare in dipartimento il responsabile di Netflix Italia per farci raccontare come funziona la piattaforma e dove va il mondo dei prodotti on demand e chiedergli se fosse possibile pensare e girare, insieme, un prodotto che restituisca, finalmente, la storia di Spartacus all’antica Capua. Sarebbe un risarcimento e un premio per la nostra città, ma anche un modo per costruire un documentario di sicuro successo, visto il fascino che esercitano gli antichi gladiatori. E per noi sarebbe un grande momento formativo».
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