Santa Maria Capua Vetere, universitari scrivono a Netflix: riportare “Spartacus” a casa

L'obiettivo è restituire dignità storica alle origini del gladiatore protagonista della pluripremiata serie

Spartacus
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di Gianrolando Scaringi
Domenica 7 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 09:17
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Gli studenti del dipartimento di Lettere e beni culturali di Santa Maria Capua Vetere dell’Università Vanvitelli hanno scritto a Netflix per riportare “Spartacus” a casa. No, non si tratta di riportare nell’antica Capua le spoglia del gladiatore più famoso della storia – vissuto tra il 109 e il 71 a.C. e di cui si ignora il vero luogo della morte e sepoltura (molto probabilmente in Cilento) – ma di restituire la dignità storica e geografica delle gesta del trace della pluripremiata serie “Spartacus”, le cui 4 stagioni sono state prodotte da Netflix tra il 2010 e il 2013.

L’idea, nata dopo una lezione in facoltà con lo scrittore e documentarista Luigi Ferraiuolo, ispirata dal suo romanzo di viaggi “Italia sacra straordinaria e misteriosa”, punta a «rompere l’idea, come ho verificato all’estero – dichiara il docente Giovanni Mauro - che la storia si sia svolta unicamente a Roma e che sia tutto concentrato nel Colosseo (elevato, quasi, a unico anfiteatro del mondo romano).

La storia di Spartaco appartiene all’antica Capua, l’odierna Santa Maria Capua Vetere, intorno alla quale potrebbe costruirsi un indotto di appassionati alla serie che, però, al momento, non sanno dove cercare i luoghi della storia che tanto li ha appassionati».

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«Ci siamo domandati spesso – scrivono gli studenti – parlando della serie con lo scrittore Luigi Ferraiuolo e con i nostri docenti, Nadia Barrella e Giovanni Mauro, perché non sia mai stato realizzato un backstage di “Spartacus” nei suoi luoghi, l’antica Capua, o perché non siano stati inseriti nei titoli della serie dei riferimenti a Santa Maria Capua Vetere e se fosse possibile inserirli oggi. Oppure, meglio, se fosse possibile girare oggi un documentario associato alla serie che racconti i veri luoghi della vita e della rivolta di Spartaco. È nata spontanea un’idea: invitare in dipartimento il responsabile di Netflix Italia per farci raccontare come funziona la piattaforma e dove va il mondo dei prodotti on demand e chiedergli se fosse possibile pensare e girare, insieme, un prodotto che restituisca, finalmente, la storia di Spartacus all’antica Capua. Sarebbe un risarcimento e un premio per la nostra città, ma anche un modo per costruire un documentario di sicuro successo, visto il fascino che esercitano gli antichi gladiatori. E per noi sarebbe un grande momento formativo».

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