Caserta, cinque teatri promossi a monumento nazionale: «Ora maggiore tutela»

In provincia titoli per il palco di Corte, Parravano, Cimarosa, Garibaldi e Ricciardi

I teatri
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di Luisa Conte
Giovedì 4 Aprile 2024, 10:12
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Un prestigioso riconoscimento per la cultura di Terra di Lavoro. Cinque teatri della provincia di Caserta diventano monumenti nazionali e possono fregiarsi del “titolo”, oltre a godere di una maggiore tutela da parte dello Stato anche dal punto di vista dei costi per le manutenzioni ordinarie e straordinarie. Si tratta del Teatro di Corte della Reggia di Caserta, del “Costantino Parravano” di Caserta, del “Cimarosa” di Aversa, del “Garibaldi” di Santa Maria Capua Vetere e del “Ricciardi” di Capua.

A stabilirlo è stata la votazione in aula alla Camera del Testo unificato che riconosce il titolo di "monumento nazionale" a 408 teatri italiani che rispondono ai requisiti di anzianità di costruzione, di una programmazione che deve essere «rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico» o «il cui edificio sia stato oggetto di verifica dell'interesse culturale con esito positivo o di dichiarazione dell'interesse culturale».

In principio il “titolo” era stato riconosciuto a soli 46 siti, poi la lista si è allungata grazie a vari emendamenti presentati. Come quelli dei parlamentari casertani Gimmi Cangiano (Fdi), Marco Cerreto (Fdi) e Gianpiero Zinzi (Lega), che in una nota congiunta hanno annunciato che «nella proposta di legge approvata alla Camera riguardante la dichiarazione dei principali Teatri Italiani come Monumenti nazionali sono stati inseriti anche quei nostri Teatri che da decenni caratterizzano la vita artistica, sociale e culturale della provincia di Caserta e che richiamano sempre nomi di prim'ordine tra attori, cantanti, gruppi musicali e scrittori».

Le reazioni

La notizia ha suscitato grande soddisfazione da parte del sindaco di Caserta Carlo Marino, che vede la città della Reggia portare a casa due riconoscimenti molto importanti. «Il Teatro “Parravano” e il Teatro di Corte si affiancano ai due beni Unesco di Caserta, la Reggia e il Belvedere di San Leucio, e all'altro Monumento nazionale, il Borgo medievale di Casertavecchia. Questo atto conferma che Caserta è città di cultura, di arte e tradizioni e può contare su una serie di luoghi di straordinaria bellezza, universalmente riconosciuti e amati». Parla di «bellissima notizia» il sindaco di Capua Adolfo Villani che ha sottolineato «che quello di Capua è uno dei primi teatri di Terra di Lavoro.

La struttura risale al 700, ma ancora prima nello stesso spazio sorgeva un altro teatro. Inoltre, il Ricciardi è un punto di riferimento per l'intera provincia sia per la sua attività teatrale che per quella cinematografica, i migliori attori sono passati da qui. Adesso si convinca anche il Governo a trasferire i fondi di coesione che sono necessari, tra le altre cose, anche per finanziare la cultura». La considera un'opportunità per il rilancio ulteriore del Palazzo Reale la direttrice Tiziana Maffei che evidenzia come «il Teatro di Corte, quale celebre e straordinario spazio del complesso monumentale della Reggia, è sempre al centro della nostra attenzione. La Reggia sta lavorando da circa due anni per l'adeguamento antincendio della struttura, finalizzato a rendere il Teatro di Corte nuovamente fruibile per il pubblico spettacolo con un investimento da 2,5 milioni di euro».

«Il Teatro Garibaldi merita questo prestigioso riconoscimento ha esultato il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra -, nei suoi 130 anni di vita il nostro salotto culturale ha visto esibirsi artisti straordinari.

Ha rappresentato una delle prime scommesse della nostra consiliatura, diventando sempre più centrale nel percorso di crescita culturale che abbiamo voluto intraprendere fin da subito e che negli ultimi mesi ha compiuto un ulteriore salto di qualità grazie ai fondi Pnrr».

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«È un grande risultato» anche per la consigliera regionale della Lega Antonella Piccerillo: «L'attenzione per la cultura sottolinea ancora una volta l'importanza del presidio artistico come motore di sviluppo del nostro territorio. Sono orgogliosa di questo passo così significativo che mira a preservare valori e identità». Ieri, intanto, è passata all'ordine del giorno la proposta avanzata da Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura - che porta la firma anche di Marco Cerreto -, «che ha spiegato il deputato casertano autorizza i proprietari dei teatri a poter progettare una targa celebrativa».

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