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Quattro anni di attesa per arrivare alla verità. Perché lui, accusato ingiustamente, con una sentenza di primo grado era stato condannato dai giudici di Napoli nord a due anni di carcere per concorso in violenza sessuale. La vittima, pare fosse una sua amica.
Venerdì scorso, M. M., 25 anni, ragazzo disabile di Casal di Principe, costretto a vivere su una sedia a rotelle, è stato assolto in corte di Appello dai giudici Andrea Rovida, Pia Diani e Maria Delia Gaudino.
Un altro imputato, L. E., è ancora in attesa di giudizio: ha scelto il rito ordinario per farsi giudicare. Tutto era iniziato la notte fra il 29 settembre e il 30 settembre del 2016, quando la vittima della presunta violenza aveva chiesto aiuto alla polizia della questura di Caserta. Aveva raccontato di aver perso il treno per Caserta e di aver telefonato a M. M. Quest’ultimo sarebbe arrivato in stazione con un amico, il quale, una volta a casa, avrebbe violentato la donna. Il ragazzo disabile avrebbe toccato i seni della donna e l'avrebbe costretta a subire uno stupro di gruppo. Tutto falso, o almeno non provato, per i giudici di Napoli. Non si escludono querele nei confronti della denunciante.
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