Tabacco Burley, la svolta arriva dalla raccoglitrice

Così si stravolge completamente la tecnica di coltivazione e di raccolta

Sistemi hitech
Esce dallo stabilimento casertano di Francolise la nuova raccoglitrice automatica per il tabacco Burley realizzata da Deltafina. Oltre 300 coltivatori hanno partecipato alla...

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Esce dallo stabilimento casertano di Francolise la nuova raccoglitrice automatica per il tabacco Burley realizzata da Deltafina. Oltre 300 coltivatori hanno partecipato alla presentazione e hanno potuto apprezzare la tecnica innovativa della macchina e, tramite un video, il suo utilizzo che stravolge completamente la tecnica di coltivazione e di raccolta del Burley campano.

A illustrare come si è arrivati al nuovo concetto di raccolta e come questo modifica le operazioni colturali per i coltivatori è stato al presidente di Deltafina Domenico Cardinali. «Lo studio di un nuovo modo di produrre tabacco Burley ha esordito il manager - deriva dalla necessità inderogabile di rendere più agevole la vita del produttore. In un momento un cui è sempre più complicato reperire mano d'opera qualificata, mettere in campo una coltura che richiede intorno a 1.000 ore di manodopera ad ettaro per la raccolta manuale, è una scelta decisamente complicata oltre che coraggiosa. Per questo già da anni abbiamo approcciato il problema ed ora, anche grazie alla capacità ingegneristica e meccanica della ditta Spapperi -costruttrice della macchina crediamo di aver centrato l'obbiettivo».


Cardinali spiega anche come cambia il concetto di raccolta: «Cambia radicalmente perché mentre nella tecnica tradizionale si raccolgono le foglie di tabacco manualmente in 4 o 5 momenti diversi a causa della maturazione scalare della pianta, la macchina rimuove e porta via dal campo l'intera pianta in una sola passata. E tutto questo senza determinare una modifica delle caratteristiche del prodotto finale. Semplificando il concetto possiamo dire che il coltivatore con un terzo delle ore rispetto alla tecnica tradizionale potrà coltivare il suo ettaro di tabacco».


Smentito anche chi adombra che la drastica riduzione di mano d'opera possa imporre l'uso di prodotti chimici in aggiunta per la coltivazione: «Le piante non avranno bisogno di nessun trattamento addizionale e vorrei aggiungere che in tema di rispetto dell'ambiente, l'uso della macchina elimina l'utilizzo dello spago per la cucitura delle foglie e del materiale plastico necessario per la raccolta tradizionale. Inoltre, sarà possibile investire un minor numero di piante ad ettaro garantendo comunque una produzione quantitativa molto simile alla media storica di questa coltura». La speranza è anche che la modernizzazione possa riavvicinare i giovani alla coltura perché potranno gestire le diverse fasi in maniera moderna e decisamente più imprenditoriale.


Buone notizie anche sul fronte prezzi: «La macchina sta andando in produzione ora per la prima volta e con la ditta Spapperi stiamo valutando l'impatto economico affinché sia il più contenuto possibile. Voglio però sottolineare che, in collaborazione con le associazioni dei produttori, stiamo mettendo a punto un sistema di utilizzo multiplo di una stessa macchina affinché possano beneficiarne anche i produttori di piccole dimensioni». Insomma, una macchina che potrebbe dare luogo ad una rivoluzione in un settore attualmente in crisi. «Sicuramente conclude il presidente di Deltafina - una modernizzazione importante, al passo con i tempi, rispettosa dell'ambiente e che, siamo convinti, permetterà al tabacco Burley di invertire la tendenza di riduzione delle superfici a livello nazionale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino