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Teano, Maddaloni e presto anche ad Aversa: il tampone in stile «drive in» sembra essere il metodo di analisi più sicuro per utenti e per operatori. In fase di valutazione anche un luogo appropriato per la città di Caserta. «Si evita da un lato il disagio della lunga attesa degli utenti, soprattutto con l'avanzare delle condizioni climatiche più fredde e, dall'alto, si abbatte di molto il rischio di contatto tra gli utenti stessi, abbattendo quindi quello di contagio», spiega il direttore sanitario dell'Asl di Caserta, Pasquale Di Girolamo. Intanto, continuano ad arrivare notizie di decessi di persone risultate positive. Ieri, sul report ufficiale dell'Asl di Caserta, due le persone morte infette dal Covid: una di San Felice a Cancello e l'altra di Riardo. E ora, il numero totale dei decessi è 74, dall'inizio dell'emergenza. Anche il dato relativo ai nuovi positivi fa ancora spavento: sono 231 che portano i contagiati attuali a quota 3.101, mentre diventano 4.826 quelli infetti dal Coronovirus dal mese di marzo. In lieve aumento anche le guarigioni. Sono 46 quelle riportate dall'Asl ieri, per un totale di 1.651 cittadini guariti dal virus. Un dato da prendere con le pinze se letto in relazione al trend dei nuovi contagiati.
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Fatto sta che ora il fattore che preoccupa di più i cittadini sono i tamponi e la quantità di questi resi disponibili allo screening, richiesto per svariati motivi dagli utenti. Vista la quantità di persone che quotidianamente si reca nei punti di analisi, la direzione dell'Asl di Caserta ha pensato bene di attivare un sistema che ridurrebbe tantissimo il rischio di contatto (e quindi di contagio) proprio tra quelle persone che si recano nei centri Covid del territorio per sottoporsi al tampone rino faringeo. «Abbiamo attivato a Teano e a Maddaloni il sistema drive in - spiega il direttore sanitario Pasquale Di Girolamo -.
Restando in tema di tamponi, nei giorni scorsi il manager dell'Asl Ferdinando Russo ha rassicurato circa le disponibilità dei kit necessari allo screening. La Soresa, infatti, l'agenzia regionale per la sanità, si occupa di fornire tutte le Asl campane puntualmente e costantemente. All'inizio di settembre l'Asl di Caserta ha proceduto ad indire una gara di appalto per una fornitura semestrale di kit per indagine molecolare per la ricerca di Sars-Cov2 su tamponi nasofaringei e relativa strumentazione in noleggio. Ieri è stata pubblicata la delibera per la composizione della commissione esaminatrice delle offerte che sono giunte per un importo complessivo, a base d'asta, di circa 4 milioni e duecento mila euro. «La Soresa fornisce costantemente le aziende sanitarie dei kit necessari. L'azienda però ha voluto nei mesi scorsi indire una procedura per la «scorta». È sempre possibile che ci siano dei ritardi o altri intoppi. In questo modo l'Asl avrebbe una base nei magazzini per non bloccare lo screening, in attesa di eventuali forniture regionali», spiega il direttore sanitario Di Girolamo.
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