Terra dei fuochi tra roghi e discariche: Esercito e vigili urbani di ronda

Terra dei fuochi tra roghi e discariche: Esercito e vigili urbani di ronda
MADDALONI - Militari e vigili urbani a caccia di piccole o nuove discariche sfuggite all'occhio elettronico delle telecamere o al censimento. Ieri mattina, le pattuglie...

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MADDALONI - Militari e vigili urbani a caccia di piccole o nuove discariche sfuggite all'occhio elettronico delle telecamere o al censimento. Ieri mattina, le pattuglie dell'Esercito e della Polizia Municipale, hanno condotto una nuova azione di «monitoraggio integrato del territorio» e controllo visivo delle aree considerate storicamente ad alto rischio incendi. Mancava solo il maxicontrollo, capillare e interforze, un territorio di frontiera su cui già insistono 11 mila metri quadrati di discariche clandestine, già sequestrate. Metro per metro, controllata di nuovo l'«area vasta perimetrale dell'Interporto», i territori interpoderali attigui all'A30, le strade provinciali (via Calabricito e via Ficucella) che collegano Maddaloni e Acerra. «Questa zona di cerniera spiega il capitano Domenico Renga,, comandante dei vigili urbani- è da anni una discarica interprovinciale per piccoli opifici e fabbriche abusive. Dopo le sanzioni dello scorso febbraio e le repressioni successive, contro rigattieri d'accatto e privati che praticano sistematico l'occultamento di rifiuti speciali, abbiamo i primi risultati». Sanzionati ancora, ma per irregolarità amministrative, autoarticolati di grosse dimensioni.

 
Elevate cinque sanzioni contro agricoltori. È scattata l'operazione preventiva contro i roghi estivi: smantellati i campi rom, è stata tracciata e messa sotto controllo la filiera dei contenitori, in plastica e polietilene, quelli che i contadini preferiscono dare alle fiamme e non consegnarli gratuitamente, come i gli scarti della «pacciamatura», ovvero della tecnica agricola che utilizza film plastici per impedire la crescita di malerbe durate la coltivazione e la raccolta dei pomodori. «Ben venga l'azione di contrasto e diffida commenta Giuseppe Riccio dell'Unione coltivatori italiana (Uci)- perché sono anni che ci sforziamo di fare sensibilizzazione mettendo a diposizione piattaforme per il conferimento proprio quel materiale plastico che è servito spesso di innesco ai roghi. E' il momento di cambiare registro: la tutela attiva dell'agricoltura deve essere affidata anche alla responsabilità degli agricoltori». «Nella zona delle discariche censite conclude Renga- si registra un'inversione di tendenza: nessuna nuova discarica è stata rilevata. E nelle aree sottoposte a intensa pulizia, nelle settimane scorse, non ci sono stati nuovi scarichi». Ma il mondo delle piccole e grandi illegalità, rilevabili solo attraverso un'azione di contrasto diretta sul territorio, è pieno di sorprese.


Per furto d'acqua sono state poste sotto sequestro delle condutture private in via Sant'Eustacchio. Oltre alla condizione di morosità, i vigili urbani hanno contestato, non più una semplice violazione amministrativa, bensì il «reato di furto aggravato» sommato all'«impossessamento abusivo dell'acqua convogliata nelle condutture comunali con mezzo fraudolento». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino