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Erano usciti di buon'ora per la caccia ai cinghiali. Pasquale e Vincenzo erano due amici di vecchia data, da sempre cacciatori e da sempre condividevano la passione per lo sport venatorio. Ieri mattina, erano impegnati in una battuta come tante altre, ma un rumore sordo ha tratto in inganno Pasquale Perone, 59 anni: pensava fosse un cinghiale, si è girato di scatto e ha esploso due colpi di fucile. Sulla traiettoria del proiettile, deviato da un tronco, c'era l'amico, Vincenzo Izzo, 62 anni, agricoltore. Vincenzo è stato colpito alla gola: è morto dissanguato. Inutili i soccorsi. Sul posto sono subito giunti i carabinieri di Formicola che hanno avviato le indagini e i rilievi: dopo qualche minuto la situazione è apparsa chiara, si è trattato di un incidente.
La gola del 62enne è stata devastata dal colpo: Vincenzo avrebbe cercato di ripararsi con le mani per tamponare il sangue, ma è deceduto in preda a spasmi. Il suo corpo è stato prelevato solo alcune ore dopo, in seguito ai rilievi che sono stati eseguiti sulla base del racconto dell'amico che lo ha visto morire davanti a suoi occhi. Non c'erano motivi di astio fra i due amici. Vivevano entrambi a Formicola e ieri mattina, intorno alle ore 10, si erano spostati, come sempre, verso il bosco di fronte all'agriturismo "Le Fontanelle" di Pontelatone per cercare di catturare i cinghiali con un gruppo di cinque o sei cacciatori. La moglie di Vincenzo (la vittima) di professione fioraia - gestisce un negozio di fronte al Comune di Formicola - è una lavoratrice inserita nel servizio idraulico forestale, assunta per il servizio di manutenzione idraulico-forestale all'intero della Comunità Montana del Monte Maggiore.
L'omicida, Pasquale Perone, è il "capo-baif" della sua squadra. Un anno fa, la Comunità Montana del Monte Maggiore aumentò a 179 le giornate di lavoro dei "baif".
L'assessore della comunità Montana, Antonio Diana, ha dichiarato: «Conosco entrambe le persone coinvolte in questa tragedia e posso dire che si tratta di famiglie perbene», spiega. «L'incidente ha scosso tutti noi», conclude. La vittima aveva quattro figli. Il vicepresidente della Comunità, Michele Scirocco, è anche il sindaco di Formicola, il paese segnato dal lutto. Ora, il corpo del cacciatore è sequestrato e a disposizione del magistrato della Procura di Santa Maria Capua Vetere che chiederà l'autopsia. Intanto, ieri, per frenare l'ondata di caccia illegale, i militari della Forestale di Castel Volturno, in collaborazione con le guardie volontarie del Wwf Italia, coordinamento provinciale di Caserta, hanno denunciato quattro persone intente a cacciare avvalendosi di richiami acustici elettromagnetici vietati. Tre persone, armati di fucili da caccia, sono state sorprese a Villa Literno ad attirare i tordi con un richiamo acustico elettromagnetico. Un'altra persona è stata, invece, sorpresa a Carinola nella frazione "Ventaroli". Sono stati sequestrati quattro fucili da caccia e relative munizioni, tre richiami acustici elettromagnetici vietati riproducenti il verso del tordo e 11 esemplari di fauna abbattuta. Tutti e tre sono stati denunciati stato di libertà per il reato di esercizio della caccia con l'ausilio di richiami vietati.
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Il Mattino