Caserta, morto a 39 anni in ospedale: 30 ore al Pronto soccorso

Caserta, morto a 39 anni in ospedale: 30 ore al Pronto soccorso
Era arrivato in ospedale l'11 aprile alle ore 18 e 30, circa. È morto il 13 aprile, dopo aver aspettato 30 ore al Pronto Soccorso e poi in Rianimazione...

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Era arrivato in ospedale l'11 aprile alle ore 18 e 30, circa. È morto il 13 aprile, dopo aver aspettato 30 ore al Pronto Soccorso e poi in Rianimazione nell'ospedale di Caserta. Salvatore Consolazio, 39 anni di Casagiove, probabilmente diabetico, ha atteso di essere curato nel modo migliore, ma al terzo giorno di permanenza in ospedale è deceduto, piegato dai dolori lancinanti allo stomaco. Una storia assurda che deve essere chiarita. Almeno questo è ciò che chiedono i parenti.

 
Lunedì, infatti, la famiglia di Salvatore Consolazio ha sporto denuncia nei confronti di cinque medici: Silvia Mastropietro, Francesco Puorto, Marco Belletta, Angelina Merola e Francesco Carrino. Ad occuparsi del caso è ora il pm Maria Alessandra Pinto che ha già iscritto i medici nel registro degli indagati. Atto dovuto. Tutti dovranno rispondere delle accuse di presunte negligenze che ci sarebbero state nel periodo di permanenza del trentanovenne in ospedale.

L'avvocato difensore della famiglia, Benito De Siero, ha trasmesso gli atti in Procura a Santa Maria Capua Vetere, l'ufficio inquirente diretto da Maria Antonietta Troncone. E sotto la supervisione della Troncone l'inchiesta ha preso vita nel giorno stesso del deposito della denuncia.

Una morte straziante, quella di Salvatore che probabilmente si poteva evitare tenendo conto del suo stato fisico. Oggi, alle ore 11 e 30, è stato disposto l'esame autoptico sulla salma, venerdì ci saranno i funerali. Nel reparto di Medicina Penale saranno presenti i consulenti tecnici della Procura. La famiglia non demorde ed è intenzionata a vederci chiaro su tutta la vicenda. Sotto chiave è finita la cartella clinica stilata dai camici bianchi durante lo stazionamento del paziente al Pronto Soccorso. Non ci sarebbe stato, infatti, lo spostamento in un altro reparto durante le 30 ore di permanenza in emergenza. Un caso unico.

E pensare che lo stesso giorno del decesso di Salvatore Consolazio è morto anche un anziano di Santa Maria Capua Vetere, ricoverato dopo un semplice intervento chirurgico al femore. Anche per questa morte i parenti hanno deciso di sporgere denuncia. L'anziano, Luigi Porto di 87 anni, il 5 aprile cadde della bicicletta fratturandosi il femore. Il giorno successivo è stato sottoposto all'intervento nel reparto di Chirurgia dell'ospedale Sat'Anna e San Sebastiano di Caserta, ma il 13 aprile, durante la visita di alcuni parenti, l'uomo è deceduto. Ad accorgersene furono proprio i familiari. Da chiarire le cause, tenendo conto della fase post-operatoria e del presunto ritardo dei soccorsi in reparto.

Resta l'interrogativo sul corso del ricovero dei due pazienti e sulla possibilità di ricevere cure adeguate che avrebbero potuto salvare la vita a entrambi.
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Il Mattino