Voleva potenziare il proprio peso politico, dimostrare di poter cambiare il corso degli eventi e, per farlo, doveva mettere in essere un progetto enorme, come quello di modificare...
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Il «sistema» Sagliocco, aiuti agli amici e dispetti ai nemici, ha svelato anche il tentativo di bloccare la lottizzazione di via IV Novembre. Le intercettazioni riportano al 2 novembre del 2018, quando Griffo e Sagliocco parlano al telefono, conversazione dalla quale, ritiene il gip Antonino Santoro, emergono le intenzioni di candidare alle Regionali Raffaele Sagliocco, fratello del sindaco. Dice l’avvocato Griffo a Sagliocco, riferendogli di un dialogo appena avuto con il vicesindaco Luigi Fabozzi (non indagato): «Gli ho detto... deve essere lui Il sindaco, ndr) che deve attivarsi su questo, noi cosa possiamo fare, il sindaco è lui, deve avere un contatto con qualche consigliere regionale, per avere qualche finanziamento. Parlavamo di questa... regionale. Io gli ho detto, “senti Luigi, andiamoci io e te a prendere qualche contatto. Andrea, se prende il contatto e domani mattina, non si può più assumere l’impegno che va a prendere, perché lo sappiamo no, se si candida il fratello, ho detto fa una figura di m”». «Certo», conferma il sindaco. «Andiamo noi, andiamo noi, voglio dire, che non abbiamo niente da spartire, non è che si candida mio fratello domani mattina». Pochi giorni prima di questo confronto, nell’ufficio del sindaco, si cerca di definire la «rivisitazione» del progetto di lottizzazione.
Dalle intercettazioni della riunione di giunta, emergono le perplessità degli assessori Giuseppe Grassia, Violetta Maiolica e Francesco Pellegrino in merito al tentativo del sindaco di coinvolgere anche la giunta nella rivisitazione del piano di lottizzazione. I componenti dell’esecutivo sono perplessi e l’assessore Maiolica, cugina dell’amministratrice della «Quadrifoglio Immobiliare», non solo è presente all’incontro, ma manifesta la propria ipotetica conflittualità, visto che l’azione che si propone la giunta riguarda una sua parente. «No.. volevo chiedere.. poiché la delibera riguarda mia cugina.. devo essere assente io..». «A maggior ragione la dovresti firmare..», ribatte il sindaco Sagliocco- «Eh no... non la posso firmare..» dice Maiolica. Interviene a quel punto il segretario comunale. «Riguarda la cugina in che senso?». «Un.. un fabbricato.. cioè dove stanno lavorando..». «Ma noi adesso stiamo dando solo un indirizzo per un incarico legale», dice il segretario. «Ma fa riferimento a una delibera precedente...» insiste Maiolica. «No, fa riferimento a quel Pua», risponde il vicesindaco. « Eh allora no..» l’assessore è determinato. «Decidi tu.. sono scelte tue..» chiude Fabozzi. Secondo il gip, le vendette contro gli imprenditori schierati con altri gruppi politici sono funzionali «all’accrescimento del potere politico e amministrativo in chiave elettorale futura, poiché il fratello del sindaco aveva intenzione di candidarsi alle prossime elezioni regionali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino