Il colloquio a febbraio con il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, durato circa due, ha dato i suoi frutti. Cinque magistrati sono approdati in Procura a Napoli nord e...
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Si tratta di Rosa Capasso e Federica Ronsini (giudici del Lavoro), Marzia Pellegino e Valerio Riello (giudici della prima e della terza sezione penale), Alessandra Tedesco (giudice della sezione civile) e Chiara Esposito, Gionata Fiore e Luisa Turco, tutti magistrati con funzioni di sostituto procuratore. Otto più cinque, dunque. Questi ultimi giunti ieri a Napoli Nord hanno giurato nell'aula intitolata al giudice Rosario Livatino. Sono José Criscuolo e Veronica Soriano, che si occuperanno dei reati sulla sicurezza ambientale, territoriale e dei luoghi di lavoro, e Sabrina Navarro, Maria Carmen Quaranta e Giuseppe Vitolo, che faranno parte della sezione specializzata nel contrasto ai reati ai danni delle fasce deboli, con riguardo ai reati ai danni di donne e minori. «Ora ne sono finalmente 26 - spiega il capo dell'ufficio di Napoli nord ad Aversa, Francesco Greco - manca uno per completare la tabella, ma in questo momento spero non vadano via altri. Certo, la partenza del magistrato Diana Russo verso Velletri è stata una perdita per noi. Fu lei ad aprire, in senso figurativo, le porte qui ad Aversa nel 2013». E così, saluti per le partenze a parte, nel castello aragonese di Aversa senza parcheggio e senza aule di udienza spaziose, si torna a studiare nel silenzio degli uffici con un numero in più di forza lavoro.
Ora, non resta che sciogliere altri nodi: quello della carenza di agenti della polizia giudiziaria ad Aversa, ne sono solo 26 su una previsione di 60. E poi, c'è il problema delle aule-bunker, carenti o non funzionanti. Un dilemma, quest'ultimo, raccontato nelle sue difficoltà dalla presidente del tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo al ministro Bonafede.
Ciò che manca a Napoli nord sono anche le sedie. Problema semplicissimo, a prima vista. Ma non ancora risolto.
Ma qualcosa per gli avvocati è cambiato dopo il colloquio con Bonafede? «No. Tutto è rimasto tristemente com'era», sbotta Felice Belluomo, presidente della Camera Penale. «Abbiamo organizzato un'assemblea con i rappresentati di Procura, Tribunale e Cancelleria (Domenico Airoma, Giuseppe Ciampa e Vincenzo Coppola), e abbiamo firmato un documento da inviare al ministro». «È assurdo che un tribunale nato per alleggerire Napoli si debba poi appoggiare a Napoli per le udienze, per motivi funzionali. Non è possibile svolgere, infatti, processi con 10 imputati in stanze piccolissime, qui ad Aversa. Chiediamo di aprire due aule al piano terra, possibilmente più ampie». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino