Vaccini Covid in tour a Caserta, ​l'Asl scommette sul truck

Vaccini Covid in tour a Caserta, l'Asl scommette sul truck
Altre tappe di aggiungono al truck vaccinale dell'Asl di Caserta. Ora il calendario si protrae fino al 10 settembre, fermandosi come ultima meta a Vairano Patenora....

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Altre tappe di aggiungono al truck vaccinale dell'Asl di Caserta. Ora il calendario si protrae fino al 10 settembre, fermandosi come ultima meta a Vairano Patenora. Evidentemente l'iniziativa è stata ben accettata dai primi cittadini, i quali continuano a inviare la propria disponibilità all'azienda sanitaria ad aderire al Vaccini in Tour. Obiettivo è incitare quanti più casertani a vaccinarsi, anche senza prenotazione. A dire il vero l'Asl casertana già da diverse settimane (in particolare da quella precedente all'entrata in vigore dell'obbligatorietà del Green Pass) ha aperto gli hub vaccinali anche a quei residenti che non hanno effettuato la registrazione sulla piattaforma.

La strategia dell'azienda è quella di andare incontro a quanti fanno fatica a prenotarsi o hanno altri problemi per recarsi all'appuntamento proposto dal sistema vaccinale in servizio per Caserta. Il Vaccini in Tour è iniziato da Baia Domizia, una tappa significativa visto che è la località di villeggiatura di riferimento dei casertani. Poi, si sono aggiunti altri comuni decretando il successo della proposta aziendale sul territorio. Intanto, fino alle 19.16 di ieri, sono state 631.325 le prime dosi erogate, di cui 556.530 i richiami. Di fatto è questo secondo numero quello che indica il totale dei casertani immunizzati, ossia coloro che hanno completato il ciclo vaccinale. Ora però oltre alla quota minima necessaria per raggiungere l'immunità di gregge, è indispensabile avere come riferimento l'inizio della scuola. Senza una sufficiente copertura, infatti, risulterà rischioso iniziare il nuovo anno senza poter mettere in conto il rischio di attivare la Dad per continuare le lezioni. Fino ad oggi la direzione dell'Asl assicura che il personale scolastico, docente e non, si è sottoposto alla vaccinazione quasi al 100%. Lo stesso ancora non può essere detto per la platea degli studenti over 12 anni e delle loro famiglie. Ecco perchè l'azienda sta mettendo in campo iniziative per promuovere e sensibilizzare l'utenza più giovane all'importanza dell'atto vaccinale. A quanto trapela dagli uffici, si tratta davvero di pochi giorni di attesa per capire al dettaglio in cosa consisteranno tali proposte. Detto questo, è evidente che non si può non tenere sott'occhio l'andamento dei contagi. Nel bollettino pubblicato ieri, sono nove i nuovi casi positivi emersi dalla processazione di 190 tamponi, con un'incidenza del 4,74%.

È bene ricordare che la giornata della domenica è di consueto più lenta nell'esecuzione dei tamponi e nella loro processazione, ovvero sono in minor numero le persone che si sottopongono all'esame. Non ci sono altri decessi rispetto quelli già noti, ma sono state certificate tre guarigioni. Ora il totale dei positivi attualmente in cura è di 919, sei in più rispetto il giorno precedente. Il quadro che si presenta, quindi, è quello di un virus che continua a circolare ma che, grazie alle vaccinazioni, è più combattuto dall'organismo di chi ha ricevuto il farmaco anti Covid, impedendo all'infezione di sviluppare complicanze e al virus stesso di mutare in qualche forma ancora più aggressiva. Ecco perché l'invito delle istituzioni resta sempre quello di mantenere la guardia alta e di non guardare con superficialità alle misure anti Covid. L'utilizzo della mascherina, il distanziamento sociale e l'igiene personale sono importanti come il vaccino nella lotta contro il Covid. Anzi. Con ogni probabilità è proprio l'attenzione verso queste misure associata all'assunzione del vaccino ad essere le carte vincenti per contenere ai minimi termini l'epidemia. Nel frattempo, l'allerta in questo momento resta sui vacanzieri che tornano a casa i quali potrebbero essere contagiati anche in forma asintomatica senza sapere di essere infetti. È indicato a tal proposito effettuare un tampone antigenico o molecolare almeno qualche giorno dopo il ritorno, in modo da mantenere attiva la sorveglianza sanitaria su se stessi e sugli altri. 

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Il Mattino