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L'ultimo passaggio di consegne. Ieri, si è chiusa, per sempre, un'epoca: la Congregazione dei Legionari di Cristo lascia definitivamente la guida del Villaggio dei Ragazzi. L'annuncio è toccato al vescovo Pietro Lagnese che, nel corso del tradizionale precetto pasquale, ha rivelato di aver affidato la «guida spirituale dell'opera all'Ordine dei padri Carmelitani Scalzi» di Maddaloni, avviato il percorso per la formazione del nuovo Cda (finora controllato dai Legionari), resta in carica il commissario Felicio De Luca cui spetta il compito di costituire, appunto, il nuovo consiglio d'amministrazione.
È un atto altamente simbolico ma dalla grande efficacia pratica perché archivia 20 anni difficili. In un clima di serena riconciliazione, il presule ha colmato l'ultima lacuna ancora esistente al vertice dell'ente che si è aperta il primo ottobre 2014 con le dimissioni in massa del CdA travolto dalla crisi di sovraindebitamento aperta dalla guida amministrativa affidata alla congregazione messicana fondata da Marcial Maciel Decollado. È stata rimarginata soprattutto una dolorosa ferita che si era stata aperta all'indomani della scomparsa del fondatore don Salvatore D'Angelo che sperava nell'inserimento del Villaggio tra gli enti diocesani. Il proga, è stata ripristinata l'antica concordia. Adesso, con la liquidazione dei creditori e la ricomposizione del debito da 33 milioni euro, partirà il riassetto.
Sarà rivoluzionato l'attuale Cda la cui maggioranza è controllata dai Legionari (tre membri) e dove siedono un solo rappresentante per la Curia, Regione e due per il Comune. La maggioranza passerà agli enti pubblici con un ruolo di primo piano spettante alla Regione, oggi controllore, garante e principale finanziatore. Garantita sempre la rappresentanza per il Comune e la Curia.
Ma il Villaggio, a trazione regionale, sarà tutto nuovo. Un ruolo inedito svolgerà il connubio pubblico-privato, con aziende italiane e internazionali. È il caso del «Polo Campano dell'elettronica sostenibile» che ha mosso i primi passi presso il Cnel. In cantiere collaborazioni con Enel X, Mitsubishi, Vodafone, Fincantieri, Nokia e Siemens. Già al lavoro le aziende aderenti interessate ad aderire a progetti in ambito elettronica green. La Fondazione Villaggio si ritaglia il ruolo di incubatore di progetti, sturt up e gestore di formazione dei giovani e di riqualificazione professionale con la Softlab tech, la Faam Batterie, gruppoSeri industrial, Iset Cdc, elettronica Energeia, MecSan, Sce, Martec ovvero le aziende che hanno dato vita al primo nucleo del polo dell'elettronica sostenibile casertano. Innovazione e assistenza coesistono. Rilanciato il «Servizio educativo residenziale» per allievi con problemi socio-educativi. Il nuovo Villaggio si candida a diventare «punto di riferimento imprescindibile dei servizi sociali territoriali per l'assistenza dall'infanzia fino al raggiungimento della maggiore età».
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