Villaggio dei ragazzi, ok al pagamento dei debiti

Il tribunale fallimentare avvia la terza fase

Lucia Fortini
Il Villaggio dei Ragazzi è fuori dal tunnel. La sezione fallimentare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha dato il via libera la «riparto parziale dei fondi...

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Il Villaggio dei Ragazzi è fuori dal tunnel. La sezione fallimentare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha dato il via libera la «riparto parziale dei fondi per i creditori». È finita la condizione di insolvenza, che dura dal 2015, ed è l'inizio dell'avvio dei primissimi pagamenti. Accolte, dopo 49 giorni di attesa di un pronunciamento fondamentale per il futuro, le garanzie fornite dalla Regione sia per la tutela della continuità operativa della fondazione e sia per il pagamento dei creditori. «È la svolta tanto attesa - commenta il commissario straordinario Antonio Caradonna - ma si è solo all'inizio del processo di ricomposizione dei crediti e della ricognizione dell'ordine dei pagamenti. È certo, invece, che potranno essere ripartiti parzialmente i fondi messi a disposizione del nostro ente».

È un nuovo inizio contabile perché, fino ad oggi, hanno dominato soprattutto l'insofferenza, per i tempi lunghi di liquidazione, dei creditori e non ultimi dei dipendenti. Tecnicamente, è stata accolta la robusta nota contabile corredata da precise garanzie, presentata dall'avvocatura regionale che si è fatta carico di «fornire risposte dirette e celeri a tutte le richieste». I fondi, che nel tempo saranno resi disponibili, saranno girati ai creditori. In cima alla lista del percorso di liquidazione delle spettanze dovute ci sono innanzitutto gli enti (Inail, Agenzia delle Entrate e Inps): oltre il 50 per cento dei 33 milioni di euro della massima passiva è in mano all'amministrazione delle Stato.

Le garanzie regionali, presentate al presidente Enrico Quaranta e poste all'attenzione del commissario giudiziale - professor Roberto Tizzano - e del commissario liquidatore Monica Osteria, hanno creato le condizioni per cominciare a smaltire i pagamenti anche per i privati. Ma per le liquidazioni bisogna rispettare tempi tecnici vincolanti. Subito, invece, si mette fine alla raffica di ingiunzioni di pagamento; al pagamento oneroso degli interessi, e alla condizione di non regolarità contributiva e negli adempimenti previdenziali e assistenziali (Durc). Così, viene recuperata la piena agibilità imprenditoriale.

Adesso comincia quella che l'assessore regionale Lucia Fortini ha chiamato la "terza fase": il ritorno alla gestione ordinaria e l'avvio dei pagamenti, ovviamente partendo dal soddisfacimento dei creditori privilegiati. Tirano un sospiro di sollievo anche i dipendenti che hanno sofferto più di tutti: in otto anni, hanno pagato per la chiusura di due istituti scolastici (liceo scientifico e liceo musicale), la sospensione temporanea dell'asilo aderendo a un contratto di solidarietà che taglia il 26% dello stipendio. Tutto questo appartiene al passato anche se non sarà immediato il «ritorno a condizioni contrattuali ordinarie e non più di crisi». «Fino ad oggi - commenta il sindaco Andrea De Filippo - si è parlato solo di debiti o creditori, ma tra quelli che aspettavano con trepidazione l'inizio del nuovo corso c'era soprattutto la città. Già guardiamo al futuro prossimo confidando nel lavoro del commissario Caradonna, chiamato ora anche a ridisegnare il nuovo CdA, con una gestione affidata a Regione e Comune ispirandosi al modello della fondazione Banco di Napoli».
 

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Il Mattino