Violenza sulla figlia dell'ex moglie: «Se parli ti uccido»

Violenza sulla figlia dell'ex moglie: «Se parli ti uccido»
A Macerata Campania (Caserta), i carabinieri della locale stazione hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A Macerata Campania (Caserta), i carabinieri della locale stazione hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su conforme richiesta di quest'Ufficio, nei confronti di S.I., 54 anni, gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale continuata aggravata ai danni di una delle figlie dell'ex moglie - all'epoca dei fatti minore di anni 14 - nonché di atti persecutori nei confronti della stessa ex convivente e di entrambe le sue figlie.


La ricostruzione della vicenda ha permesso di appurare che il prevenuto, con più azioni reiterate nel tempo, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della persona offesa, a partire da quando la stessa aveva 11 anni, la costringeva a subire atti sessuali, sia di giorno che durante la notte, minacciando di ucciderla se avesse parlato con qualcuno dell'accaduto. Inoltre, dalle dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, l'indagato si sarebbe reso responsabile anche di ulteriori abusi sessuali, in danno dell'altra figlia della sua ex compagna, fatti che, essendo risalenti nel tempo, risultano ormai prescritti. Infine, dalle risultanze investigative è emerso che a partire dal mese di agosto, dopo la fine della relazione con la compagna, poneva in essere condotte reiterate e moleste consistenti nel pedinare la stessa nonché le sue due figlie nei loro spostamenti quotidiani, ingiuriandole e minacciandole ripetutamente di morte, anche con l'uso di una siringa.

Il gip, concordando con la misura coercitiva avanzata da quest'Ufficio, anche per quanto riguarda la sussistenza di concrete ed attuali esigenze cautelari, ha disposto per l'indagato la misura cautelare della custodia in carcere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino