Violenze in carcere nel Casertano, tornano in libertà venti agenti

Il Gup del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Pasquale D'Angelo ha rigettato la richiesta di proroga degli arresti domiciliari avanzata dalla Procura per venti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il Gup del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Pasquale D'Angelo ha rigettato la richiesta di proroga degli arresti domiciliari avanzata dalla Procura per venti poliziotti della Penitenziaria imputati nel processo sulle violenze commesse ai danni di detenuti al carcere sammaritano il 6 aprile del 2020. I poliziotti, tra cui gli ufficiali Gaetano Manganelli, Pasquale Colucci, Anna Rita Costanzo e il sovrintendente Salvatore Mezzarano, torneranno liberi dal 28 dicembre prossimo, quando scadranno i termini massimi di custodia cautelare - sei mesi - previsti per la fase dell'indagine preliminare.

Il Gip ha rigettato la proroga anche per sette poliziotti penitenziari che avevano ricevuto la misura dell'interdizione dal lavoro di sei mesi, che dunque dal 28 dicembre non avranno più alcuna limitazione. Nessun poliziotto penitenziario potrà tornare comunque a lavoro, visto che per tutti gli agenti coinvolti nell'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere è scattata anche la sospensione amministrativa del Ministero.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino