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Sono state chiuse le indagini sulle violenze commesse da agenti della penitenziaria ai danni di detenuti, il 6 aprile del 2020, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Lo rende noto la stessa Procura sammaritana diretta da Maria Antonietta Troncone, che ha depositato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di 120 persone, tra poliziotti della Penitenziaria e funzionari del Dap accusati a vario titolo dei reati di tortura, lesioni, abuso d'autorità, falso in atto pubblico, e cooperazione nell'omicidio colposo di un detenuto algerino.
La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nell'avviso di chiusura indagini relativo alle violenze avvenute nel carcere casertano il 6 aprile 2020, contesta anche l'omicidio colposo a dodici indagati in relazione alla morte del detenuto algerino Lakimi Hamine, deceduto il 4 maggio 2020 dopo essere stato tenuto in isolamento dal giorno delle violenze.
Per la Procura Hakimi sarebbe stato percosso violentemente dopo essere stato prelevato dalla cella e portato in quella di isolamento, quindi qui avrebbe assunto «in rapida successione e senza controllo sanitario un mix di farmaci, tra cui oppiacei, neurolettici e benzodiazepine» che ne avrebbero provocato dopo circa un mese la morte per un arresto cardiocircolatorio conseguente a un edema polmonare acuto.
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