Wifi gratis, via libera dall'Ue: arrivano gli hotspot a Caserta

Wifi gratis, via libera dall'Ue: arrivano gli hotspot a Caserta
Trovare una strada, un ristorante, effettuare una prenotazione, conoscere gli orari di accesso a un museo o a qualunque ufficio. E poi controllare la posta elettronica, lavorare,...

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Trovare una strada, un ristorante, effettuare una prenotazione, conoscere gli orari di accesso a un museo o a qualunque ufficio. E poi controllare la posta elettronica, lavorare, comunicare tramite le App. Internet fa indissolubilmente parte della quotidianità e, nonostante il suo abuso sia da condannare, sono molte le agevolazioni che restituisce agli utenti. Così, anche Caserta inizierà a mettersi al passo con molte città italiane, soprattutto per la sua vocazione turistica che deve ancora sfruttare quanto dovrebbe. Il Comune ha appena vinto un bando per installare degli hotspot negli spazi pubblici, ad accesso gratuito, per l'utilizzo da parte di cittadini e turisti. Dovrà farlo nei prossimi diciotto mesi.


Così dice il bando Wifi4EU, al quale hanno partecipato 10mila amministrazioni comunali italiane. E quella di Caserta è tra le 510 vincitrici, con un contributo di 15mila euro da far fruttare al meglio. In tutta Europa, invece, i vincitori sono 3.400, per un totale di 51 milioni di euro. Una vera e propria corsa al finanziamento, perché il 98 per cento dei voucher è stato assegnato nei primi 60 secondi di apertura del bando, sulla base del criterio del «primo arrivato, primo servito».
 
«Il progetto prevede che i fruitori di WiFi4EU possano registrarsi nel loro Paese e con lo stesso login accedere facilmente a tutti gli hotspot d'Europa», dice l'assessore Tiziana Petrillo, che per il Comune di Caserta ha promosso e coordinato l'attività di partecipazione al bando, e che adesso ne seguirà l'attuazione. «Auspico che il territorio e tutti i suoi attori, in particolar modo le imprese, siano sempre più pronti ad un'offerta di informazioni e servizi cui liberamente e rapidamente sia possibile connettersi in rete. Ieri mattina ho già incontrato l'ufficio tecnico e stiamo aspettando ulteriori comunicazioni ufficiali dall'Europa per poter iniziare la fase di progettazione. Bisognerà infatti capire quale area della città è possibile coprire con quella cifra, e con quale potenza di segnale. C'è anche una forma di controllo da parte dell'Europa sulla qualità dell'installazione, alla quale viene subordinato il pagamento di tutti i 15mila euro».

L'intenzione è quella di coprire innanzitutto la Ztl e il centro città, ma da Palazzo Castropignano fanno sapere che stanno già partecipando a un altro bando e ne stanno cercando ulteriori, con l'obiettivo di partire da un nucleo centrale e ampliare la copertura del segnale gratuito il più possibile.


«Vogliamo veicolare i turisti dalla Reggia al resto della città. Per usare il servizio basterà scaricare un'App sul proprio smartphone, ma dovremo anche trovare dei modi diretti ed efficaci per comunicare l'esistenza del servizio stesso ai cittadini e ai turisti, perché possano usarlo davvero. Sarà un ottimo strumento anche per i lavoratori e per gli studenti fuori sede, che magari hanno necessità di collegarsi a Internet per lavorare o per utilizzare materiale di studio». Ma ci sono pure altre valutazioni da fare, soprattutto in termini di accoglienza. «È un ottimo biglietto da visita per la città», dice Francesco Marzano, uno dei maggiori esperti di turismo incoming a Caserta, che rispetto alla fine del 2018 riporta un calo dell'affluenza in questa prima metà del 2019, ponti esclusi. «La riduzione dipende anche dalla riapertura di alcune mete europee che non sono più considerate pericolose, ma questo non rappresenta di certo un motivo sul quale adagiarsi. Oramai, la prima domanda che fanno i turisti quando arrivano in albergo, dopo aver ricevuto le chiavi della stanza, è quella della password per accedere al wifi. Averlo libero in città è un'ottima cosa. Inoltre, l'impressione del turista sulla meta che ha scelto matura nei primi cinque minuti di permanenza, quindi immagino che gli hotstop saranno installati nei luoghi di maggiore e prima affluenza. C'è anche un altro dato interessante. La registrazione al servizio gratuito permette di avere informazioni su chi lo utilizza, e questo potrebbe essere sfruttato per creare campagne di marketing mirate». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino