Scoperte le “impronte” di Amedeo Modigliani nella Femme Fatale esposta a Spoleto

Scoperte le “impronte” di Amedeo Modigliani nella Femme Fatale esposta a Spoleto
Ci sono le “impronte” di Modigliani nella Femme Fatale esposta a Spoleto: l'Istituto Amedeo Modigliani, che opera sotto il patrocinio del ministero dei Beni...

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Ci sono le impronte di Modigliani nella Femme Fatale esposta a Spoleto: l'Istituto Amedeo Modigliani, che opera sotto il patrocinio del ministero dei Beni culturali, delle sovrintendenze, in collaborazione con il Nucleo tutela patrimonio artistico dell'Arma dei carabinieri, nel corso delle approfondite indagini scientifiche alle quali ha sottoposto l'opera prima della sua esposizione nella sua sede di Casa Modigliani, nella città del Festival, ha scoperto diverse impronte grafiche nascoste nel disegno quali segni identificativi eseguiti dall'artista livornese.


«Le moderne metodologie di analisi alle quali sono sottoposte tutte le opere in esposizione - si spiega in una nota - non si basano solo sulla valutazione critica e storica documentale, ma sono supportate da esami specialistici condotti con le più innovative tecnologie». E, in occasione di tali esami, sono risultati «ben leggibili» diversi «segni» tipici della mano di Amedeo Modigliani che, ad occhio nudo sono difficilmente visibili. «Vale ricordare - è detto nella nota di Casa Modigliani - che l'autore era ebreo e molto attento ai segni della Cabala che speso nascondeva nell'esecuzione di alcune sue opere. In questo caso sono visibili (solo con gli adeguati strumenti) ben tre stelle di Davide nella parte alta del disegno, due segni nell'orecchio, uno nella narice sinistra, la teoria dei sei alla base del collo a destra e una esse a sinistra». «Una sensazionale scoperta - si sottolinea nella nota, dopo recenti polemiche in merito - che non fa che confermare l'autenticità della Femme Fatale esposta a Spoleto».




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Il Mattino