Bad Period, il fumetto di Sepe e Formicola sfata il tabù delle mestruazioni

La presentazione in anteprima al Comicon Napoli

Bad Period, il fumetto di Antonio Sepe
Alex E. Murphy è un po' nerd, non ha alcun talento, si destreggia a fatica con i problemi che affliggono i suoi coetanei: vecchi traumi irrisolti, amori finiti male,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Alex E. Murphy è un po' nerd, non ha alcun talento, si destreggia a fatica con i problemi che affliggono i suoi coetanei: vecchi traumi irrisolti, amori finiti male, rapporti familiari andati persi, un lavoro estenuante ed insoddisfacente. Una ragazza come tante. Ma ha un segreto. In “quei giorni lì” del mese, quando vorrebbe solo sdraiarsi scompostamente sul divano e mangiare schifezze, con una borsa dell’acqua calda sulla pancia ad alleviare i dolori, si manifestano i poteri sovrannaturali, di cui è dotata sin da piccola senza saperlo fino al fatidico giorno di inizio del suo primo mestruo. Per cinque giorni si trova a gestire un flusso abbondante e incontrollabili poteri. Ne farebbe assolutamente a meno. Eppure, come disse lo zio ad un celebre supereroe, «da grandi poteri derivano grandi responsabilità», anche lei si troverà a combattere con le forze del male, facendo i conti con il proprio passato.

Sì, perché la nostra eroina ha altre origini, ben più lontane di quelle di Alex, che la sconvolgeranno nel profondo. E che scopriremo, avvertono i suoi autori, entrambi napoletani, lo sceneggiatore Antonio Sepe, autore della saga di Capitan Napoli, e la disegnatrice Cecilia Formicola, il 28 aprile, a Comicon Napoli, dove sarà presentato in anteprima Bad Period, graphic novel edito da Remer Comics, un volume che si presenta come una specie di origin story. 

Non è certo il primo fumetto che cerca di sfatare un tabù come quello delle mestruazioni, fonte di vergogna fin dall'alba dei tempi, che accomuna Oriente e Occidente - ci sono ad esempio il manga Seiri-Chan La tua amica mensile di Ken Koyama e Mom: Mother of Mad Ness di Emilia Clarke, la bella e spietata Daenerys Targaryen del Trono di Spade - ma sicuramente è tra i primi in Italia ad affrontare un argomento, ancora oggi, innominabile, mettendo in atto una vera e propria rivoluzione dell'immaginario collettivo.

«Era importante raccontare della storia di una famiglia e di come certe ferite ti segnano, anche se hai dei superpoteri, in modo da avvicinare tutti i lettori a Bad Period, che prima di tutto è un action comic, dal classico schema supereroistico, con un personaggio che ama il cinema almeno quanto lo amo io», dice Sepe.

Alex «non è una supereroina perché ha le mestruazioni - gli fa eco Formicola - a nessuna persona dovrebbe venire richiesto di esserlo, perché si tratta semplicemente di un aspetto della loro vita normale e che va trattato come tale, non censurato». 

Consulente del progetto è l'attivista transfemminista Isabella Borrelli, salernitana trapiantata a Roma. «Vedere rappresentati in modo verosimile i corpi femminili e i loro fluidi, di cui non si parla o se ne omettono i dettagli, ha un enorme impatto sociale, accrescendo la nostra consapevolezza e trasmettendo informazioni più corrette, oltre gli stereotipi – dice – Sono stata contenta di collaborare a questo fumetto. Si è creata una bella sinergia con il team, che ha realizzato un fumetto d’azione che avesse uno sguardo quanto più decostruito dal male gaze sulla protagonista e che si assumesse delle responsabilità narrative».

Le mestruazioni, dunque, «viste da un altro punto di vista, ironico ma rispettoso - sottolineano Federica Sanson e Antonio Esposito, rispettivamente designer del logo di Bad Period e letterista - offrendo una rappresentazione a tutto tondo di qualcosa che, dopotutto, accomuna metà della popolazione mondiale».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino