“Arminio & Arminio. Narrazione del poeta italiano contemporaneo più letto”, da domani nelle librerie

Lo straordinario percorso di vita di Franco Arminio, raccontato da Norma D'Alessio in cinque sezioni che abbracciano l'infanzia e gli affetti più intimi, le curiosità, il lavoro e l'organizzazione di eventi pubblici del poeta e “paesologo” irpino

Arminio e Arminio copertina
Un'opera che come un periscopio esplora il "paesaggio” Arminio e per la prima volta riesce a svelare l'uomo che si nasconde dietro l’artista. Con Arminio...

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Un'opera che come un periscopio esplora il "paesaggio” Arminio e per la prima volta riesce a svelare l'uomo che si nasconde dietro l’artista. Con Arminio & Arminio. Narrazione del poeta italiano contemporaneo più letto - nelle librerie e on line da domani (martedì 12 settembre), pubblicato da Marlin editore, per la collana “La ginestra” che ha recentemente ospitato anche l’antologia poetica Napolis. Quarantadue poeti cantano la città di Partenope a cura di Vincenzo Napoli - Norma D'Alessio, attraverso una biografia narrata, restituisce un ritratto inedito di Franco Arminio, frutto di un lungo studio e di numerosi incontri. Il racconto appassionato del poeta italiano contemporaneo più letto, citato, seguito sui social e discusso dai lettori di ogni età, talmente popolare da essere invitato spesso in tv e alla radio, e letto persino durante il Festival di Sanremo, si snoda in un percorso di vita diviso in cinque sezioni. Immergendosi in una prosa poetica, che sembra nuotare nelle onde dei versi, la scrittrice campana, abbraccia i suoi affetti più intimi, le letture, le idee, le curiosità, il lavoro, fino ad approdare all'organizzazione di eventi pubblici, come il Festival della Paesologia ad Aliano.

In primo piano gli odori della locanda paterna, un’infanzia su crepuscolo della malattia e l’ansia della madre e ancora la paura della morte; continuando con Arminio padre, insegnante, fotografo; poi il poeta “civico”, paesologo, che si apre ai “dintorni”, all’intensità, alla rete, al successo, al sacro, rimanendo misantropo, ma professando il “nuovo umanesimo” delle montagne. D’Alessio, in un equilibrio profondamente leggero e con un approccio biografico, entra anche nella sua scrittura, nella sezione “Letture”, che lega i fatti di una vita errante alla lirica, alla poesia, alle metafore…

«Ma come si fa a narrare un poeta - scrive la D’Alessio nella prefazione - se non cercando di entrare nelle pieghe dei suoi versi, fermarsi in una consonante guardandola di sotto in su come fosse una cupola di cielo, sostando nel putiferio di una frase rotta dall’amore. Inciampando come inciampa lui. Si fanno cose così per narrare un poeta. Poi lo si lascia alle cristalliere dei suoi venti, le rotule della sua terra, i fiocchi di neve, il vino buono d’osteria, il buio della cantina di suo padre». 

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Il Mattino