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L'inviato di guerra Ettore Mo è morto a 91 anni: per il Corriere della Sera aveva scritto reportage indimenticabili e non è facile ricordarlo "senza oggettivi" come era capace di fare lui e come insegnava ai giovani cronisti che cercavano di seguirne le tracce. Era nato a Borgomanero (Novara) il primo aprile del 1932. A dare la notizia della morte è stato nella notte il sito web del Corriere della Sera, il giornale per cui aveva lavorato sin dal 1962.
Si era occupato per oltre 10 anni di musica e teatro.
Nel corso della sua lunga carriera aveva seguito in prima persona i principali eventi di politica estera e si era affermato come uno dei massimi conoscitori dell'Afghanistan. Firma molto autorevole e considerato il decano degli inviati nei teatri di guerra, Mo aveva conosciuto e intervistato alcuni fra i grandi del Novecento, con interviste rimaste nella storia e non sempre legate soltanto al racconto degli scenari internazionali: da madre Teresa di Calcutta al direttore d'orchestra austriaco Herbert von Karajan, a Luciano Pavarotti. Nella sua lunga carriera, Mo aveva ottenuto numerosi riconoscimenti professionali, tra cui il Premio Saint Vincent (1982), il Premio Ilaria Alpi (1997) e l'Ordine al merito della Repubblica Italiana (2003). Aveva scritto regolarmente per il 'Corriere della Serà sino al 2011.
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