Il nuovo libro di Angela Schiavone «Il filo verde» sarà presentato a Bacoli presso Villa Cerillo

Il nuovo libro di Angela Schiavone «Il filo verde» sarà presentato a Bacoli presso Villa Cerillo
Mercoledì 29 dicembre alle 16:30 presso Villa Cerillo a Bacoli verrà presentato il nuovo libro di Angela Schiavone «Il filo verde» (Edizioni homo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Mercoledì 29 dicembre alle 16:30 presso Villa Cerillo a Bacoli verrà presentato il nuovo libro di Angela Schiavone «Il filo verde» (Edizioni homo scrivens 2021).

Sarà presente il sindaco Josi Gerardo Della Ragione. L'autrice dialogherà con la scrittrice Matilde Iaccarino, l'archeologo Gennaro Di Fraia e l'editore Aldo Putignano.

Le letture di alcuni passi saranno a cura di Sara Guardascione. Interventi musicali del pianista Quirino Mattera.

Il filo verde di Angela Schiavone è voce dei morti e voce dei vivi, è mormorio continuo che si intreccia di forti legami familiari e atmosfere potenti e soffuse dell’Italia meridionale del Novecento. Lo si può definire un menoir, ossia fusione di memoria e di investigazione, di ricerca, di morte; non vi è nostalgia, quanto la descrizione di un sottosuolo afflitto dai crolli, in un paese che accompagna i personaggi lungo i loro destini ora tragici ora irrisolti, quasi a voler cercare altrettanta quiete.

Romanzo notturno per la lingua, romanzo felice per il senso di liberazione che cerca, romanzo di inquietudini, di spettri, in cui i capitoli si susseguono come scosse sismiche che ora fanno tremare ora riposano e costruiscono così la topografia di un mondo che non sa stare fermo ma affida alla memoria la labile esistenza di donne come Marianna e Maricella.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino