Le schegge di luce di Piqueras, «voce errante» della poesia spagnola, in un tour campano

Il poeta spagnolo Juan Vicente Piqueras in una foto di Daniel Mordinsky
È una delle voci più intense, vibranti e singolari dell’attuale orizzonte poetico spagnolo. Una voce pluripremiata ma aliena da ogni etichetta, moda o...

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È una delle voci più intense, vibranti e singolari dell’attuale orizzonte poetico spagnolo. Una voce pluripremiata ma aliena da ogni etichetta, moda o corrente letteraria, non a caso definita (dal grande artista Carlos Edmundo de Ory) «errante, beduina, che ci canta i suoi sogni d’insonne, e lancia le parole sulla strada o sul mare per non perdersi, per trovare la rotta del ritorno». E non a caso la metafora del viaggio e l’archetipo del mare ricorrono, oltre che nei versi originali di Juan Vicente Piqueras, anche nelle definizioni di colleghi, critici e scrittori che ne ammirano la sua energia ammaliante: la forza di una poesia secondo Marco Lodoli «precisa e vibrante come l’ago della bussola», capace di indicare «un porto che non sta in nessuno dei quattro punti cardinali ma in luogo incerto e sicuro tra la mente e il mondo». Ma anche la “freschezza” e la “musicalità” di una poesia di cui altri scrittori dichiarano di nutrirsi, divertendosi, perché «Juan Vicente Piqueras è uno dei poeti che accorrono in mio aiuto quando mi accingo a scrivere», confessa ad esempio Luis Sepulveda.

 
A dipingerne un ritratto di icastica sintesi è tuttavia il compianto Tonino Guerra, la cui opera omnia è stata tradotta in Spagna proprio da Piqueras: «Nelle sue poesie – ebbe a dire Guerra - i miei occhi hanno raccolto schegge di luce che mi hanno portato lungo rotte e sentieri così carichi di nuvole misteriose e avvolgenti da farmi capire che Juan Vicente Piqueras è poeta alto». Ora, grazie alla Casa della Poesia guidata da Sergio Iagulli, che ha curato la pubblicazione del volume Vigilia di restare (Multimedia Edizioni, con la traduzione di Raffaella Marzano), Piqueras sarà protagonista di un tour italiano dal 21 al 26 aprile con molte tappe in Campania: tra le quali Napoli, dove il poeta spagnolo sarà all’Istituto italiano per gli studi filosofici martedì 24 aprile alle 18,30. Con lui, a Palazzo Serra di Cassano in via Monte di Dio 14, anche i musicisti napoletani Ferdinando Gandolfi (strumenti a fiato), Andrea Senzale (chitarra) e Massimiliano Del Gaudio (percussioni), ad arricchire un incontro di notevole spessore garantito dalla statura dell’ospite d’onore: nato da una famiglia di agricoltori il 17 dicembre 1960 e cresciuto in un villaggio rurale spagnolo di duecento anime, Los Duques de Requena (Valencia), sito presto lasciato alla volta della Francia, dell’Italia, della Grecia (ove il poeta ha vissuto cinque anni) e dell’Algeria, dove Piqueras (che ha lavorato pure come attore, sceneggiatore, annunciatore radio, doppiatore, traduttore e professore di spagnolo) attualmente dirige l’Istituto Cervantes di Algeri.

Una traiettoria esistenziale e poetica inquieta e affascinante, quella di Piqueras riverberata fra il resto dai versi di «Vigilia di restare», poesia che dà il titolo all’omonima raccolta tradotta da Raffaella Marzano:

«Tutto è pronto: la valigia,
le camicie, le mappe, la vana speranza.

Tolgo la polvere dalle palpebre.
Ho messo all’occhiello
la rosa dei venti.

Tutto è a posto: il mare, l’aria, l’atlante.

Mi manca solo il quando,
il dove, un diario di bordo,
carte delle maree, venti a favore,
coraggio e qualcuno che sappia
amarmi come non so fare io.

La nave che non esiste, lo sguardo,
i rischi, le mani della meraviglia,
il filo ombelicale dell’orizzonte
che sottolinea questi versi sospensivi…

Tutto è pronto: davvero, invano».


Un cammino, ancora, incessante tra parole abitate, emozioni e risonanze interiori – come quelle riverberate dai versi provocatori di «Avverbi di luogo» - che Piqueras ripercorrerà negli incontri con i suoi lettori nel tour italiano: prima tappa, il 21 aprile, ad Amalfi, presso l’Istituto di istruzione superiore “Marini-Gioia” in via Grade Lunghe (ore 9.15) e a Baronissi, presso la Casa della Poesia in via Convento 21/A (ore 20.30, con Valerio Celentano alla chitarra). Gli appuntamenti successivi: il 22 aprile alle ore 18 a Bellizzi (presso FreedomBookMusic, via Cavour 9/11); il 23 aprile alle ore 19.30 a Salerno, presso il Liceo classico “De Sanctis”; il 24 aprile alle 10.30 ad Avellino, pressoil Liceo “Imbriani” e poi a Napoli; il 25 aprile a Casa della Poesia per le riprese di un film e il 26 aprile, infine, a Roma (ore 18.30, presso la sala Dalì dell’Istituto Cervantes in piazza Navona, con Marco Lodoli).
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Il Mattino