La scrittrice statunitense Elizabeth Wurtzel, diventata famosa con la pubblicazione nel 1994 del libro autobiografico "Prozac Nation" (tradotto in italiano da Rizzoli...
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Wurtzel, laureata ad Harvard, giornalista per "Rolling Stone" e il "New Yorker", è stata successivamente autrice di altri libri provocatori come "Bitch Rules" (Fazi editore, 2005) che hanno contribuito a costruire un personaggio-personalità letteraria vigorosamente femminista, una "Sylvia Plath con l'ego di Madonna, come dichiara la sua bio sui social.
"Prozac Nation" è un libro importante non solo per la potenza della scrittura, ma anche per aver contribuito a smantellare uno stigma: quello verso i disturbi mentali e gli psicofarmaci. Wurtzel racconta con toni crudi e realistici la sua vita come studentessa di giornalismo a Harvard, tra uso di droghe, alcol e sesso, facendo emergere le difficoltà di un passato doloroso, l'abbandono in tenera età da parte del padre, culminate in una crisi depressiva acuta. Elizabeth svelava di essere stata preda di questo male oscuro, soffermandosi molto sui vari passaggi della malattia e sulle terapie farmacologiche che era stata costretta a seguire. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino