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Ha inaugurato lo scorso venerdì la personale di Miltos Manetas a Monte di Dio, nell'accogliente home gallery di Andrea Nuovo.
L'artista greco, noto internazionalmente per le sue opere internet-based che analizzano le nuove tecnologie e l’influenza di queste sugli esseri umani, porta in mostra a Napoli un progetto immersivo e decisamente al passo coi tempi.
Floating Studio/Collegamenti, a cura di Massimo Sgroi, mette insieme una retrospettiva di lavori, tra pittura ed opere multimediali, realizzati a partire dagli anni'90 ed attualizzati alla luce dei moderni Nft.
Manates riesce a darci un'idea fisica di quello che è il cyberspace, il cyberpunk, che oggi definiamo Metaverso, una realtà dove la parola chiave è "interconnessione"; un viaggio in cui siamo inevitabilmente tutti collegati, attraverso i computer, attraverso la rete, e le esperienze di ognuno.
Così nascono gli “NfTrelacional”, opere fisiche che diventano poi virtuali.
Il progetto itinerante, partito da Parigi e approdato al Museo Maxxi – L’Aquila, arriva a Napoli con inediti dipinti a olio di varie dimensioni, in cui gli avatar prendono forma concreta su tela e le pareti, diventano architetture, fisiche e virtuali. Lo spettatore è invitato a relazionarsi con l'opera e i due mondi paralleli, reale e virtuale, si sovrappongono ed identificano, generando nuovi collegamenti.
La mostra, in esposizione fino al 24 giugno, prevederà anche una perfomance dell’artista in data da stabilirsi.
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