Primo verdetto per il Premio Strega, quest'anno alla sessantanovesima edizione. Ieri sera a Roma, nella sede storica di casa Bellonci dove il premio prese il via il 17...
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Hanno votato 403 elettori su 460 aventi diritto, on line in 330. La novità più interessante di questa edizione è il nuovo meccanismo di voto introdotto dal comitato direttivo presieduto da Tullio De Mauro. I giurati del Premio – gli «Amici della domenica», 400 donne e uomini di cultura ai quali si aggiungono sessanta lettori forti che ruotano ogni anno e quindici gruppi di lettura costituiti da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all’Estero – nella prima votazione hanno espresso la loro preferenza per tre dei dodici libri in concorso, non più per uno solo. La seconda innovazione è una clausola di salvaguardia che favorisce la presenza dei piccoli e medi editori: se nella cinquina non fosse stato compreso almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo, si sarebbe proceduto all’inclusione di quel libro – o, in caso di ex aequo, quei libri – con il maggior numero di voti, determinando così una finale a sei o più candidati. Fuori dalla cinquina sono rimasti anche Vinicio Capossela (Il paese dei coppoloni, Feltrinelli) e Zerocalcare (Dimentica il mio nome, Bao Publishing).
Lagioia annuncia che del suo libro sono stati opzionati i diritti cinematografici, gli editori della Ferrante, i Ferri, ringraziano chi li ha spinti a candidare il romanzo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino