Mafioso, fascista, colonnello dell'Evis (l'esercito del movimento separatista siciliano), capo di una brigata omicida, ma anche icona popolare. Chi fu, realmente,...
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Microstoria di una strage di Stato (Franco Angeli, 1997) e via via sul suo sito internet, attivo fino alla recente scomparsa dello storico di Partinico, considerato che i fondi archivistici del processo di Viterbo sulla strage di Portella sono stati desecretati solo da pochi mesi, ma restano di fatto ancora inaccessibili a causa dei quasi insormontabili ostacoli tecnici e amministrativi che presenta la loro consultazione. Il libro di Orsatti, dunque, poco aggiunge alla complessa vicenda di Giuliano, ma ha il merito di risistemarne i vari tasselli, riproponendo alla nostra memoria un momento cruciale della vita della nostra Repubblica, focalizzato attorno alla parabola di un ragazzo siciliano che uccide un carabiniere nel 1943 per due sacchi di grano destinati alla borsa nera e pochi mesi dopo guida un gruppo armato che assalta armerie e organizza evasioni di massa. Dai documenti dei servizi segreti angloamericani emerge con chiarezza che Giuliano entrò in contatto precocemente con i gruppi fascisti legati al «principe nero» Valerio Pignatelli e si arruolò nella Decima Mas di Juno Valerio Borghese, per poi diventare prima comandante della «Brigata Giuliano» di fede fascista e infine Colonnello dell'esercito separatista Evis.
Orsatti conferma dunque nel suo libro il calibro criminale di Giuliano, smontandone l'aura di brigante ribelle: ribadisce i suoi legami con Cosa Nostra e soprattutto la sua natura di spietato assassino (centinaia gli omicidi compiuti dalla sua banda, soprattutto di uomini delle forze dell'ordine e militanti comunisti e dirigenti sindacali), fino al ruolo di leader nella strage di Portella delle Ginestre, dopo la quale Giuliano avrebbe dovuto organizzare l'evasione di Valerio Borghese da Procida per consentirgli di guidare il golpe che doveva scattare in conseguenza alla auspicata reazione comunista alla strage, che però, strategicamente, non avvenne, vanificando di fatto il progetto eversivo.
Il Mattino