«C'è una ragazza che sembra una statua, ha i capelli corti e a modo suo prega. Veste la bandiera come un mantello e ha un trucco di stelle e strisce sulle guance...
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Marfé, 40 anni, collaboratore del Mattino e di Vanity Fair, aiuta i lettori a lasciare da parte l'idea di una nazione costruita intorno ad alcuni luoghi comuni. Il primo di questi viene scardinato subito: perché l'America non è New York. Con le contraddizioni e il fascino immutabile di un paese amato per il suo soft power e ancora molto influente per il grande peso geopolitico che riveste, gli Stati Uniti sono cambiati per sempre da quella notte dell'8 novembre 2016. A metà tra un reportage e un'analisi, il lavoro, denso, di Marfé permette di ripercorrere i momenti più significativi degli ultimi anni: la guerra commerciale tra Usa e Cina, il rapporto personale e i negoziati tra The Donald e il dittatore nordcoreano Kim Jong un, la «diplomazia dello scontro» che caratterizza il 2018. Ancora, il Russiagate, l'impeachment e la crisi di identità del Partito Democratico statunitense. L'omicidio del potente generale iraniano Soleimani apre il 2020 di Trump, sulla cui rielezione potrebbe pesare l'effetto coronavirus.
Lo show di Trump, un uomo dalla presenza ingombrante che per tanti versi incarna l'essenza stessa degli States, prosegue e si sposta dal palcoscenico del reality The Apprentice allo Studio Ovale. Perché è possibile un paragone tra Trump e Berlusconi, qual è lo stato di salute delle relazioni tra Roma e Washington. Marfé fornisce risposte a tutte queste domande. Nel libro l'autore dedica attenzione anche alla First Lady Melania, enigmatica e solo all'inizio silenziosa, una figura che nel tempo acquista sempre più spessore, diventando qualcosa a sé dal marito. Trump, spiega ancora Marfé, è l'unico a cui importi qualcosa del Venezuela. La prefazione del corrispondente de La Repubblica Federico Rampini e la postfazione dell’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, due dei massimi conoscitori della politica americana, aggiungono valore al saggio. “Yes, we Trump” è uno studio dell'estetica trumpiana e della sostanza della politica estera americana degli anni più recenti. Un libro essenziale dedicato a tutti quelli che si chiedonono: che ci sarà dopo Donald Trump? Leggi l'articolo completo su
Il Mattino