OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
L'incontro domenicale con Zerocalcare al Comicon 2023 ha luogo in un clima surreale e probabilmente irripetibile, col fumettista romano e il suo editore di Bao Publishing, Michele Foschini, a dialogare sul palco dell'Arena Flegrea mentre dall'esterno arrivano i suoni delle trombe e i cori dei tifosi che si dirigono verso lo stadio Maradona per Napoli-Salernitana. Sulle teste dei due ospiti si vedono e si sentono gli elicotteri che sorvolano tutta l'area di Fuorigrotta, mentre ovunque si respira un'atmosfera di febbrile attesa.
La chiacchierata, comunque, scorre via piacevole tra battute («Ricorderemo questa giornata per generazioni», scherza Zero) e persino qualche gustosa anticipazione dell'attesissima nuova serie animata «Questo mondo non mi renderà cattivo», con la quale Michele Rech (il vero nome del fumettista di Rebibbia) ritorna su Netflix dal 9 giugno dopo il successo della precedente «Strappare lungo i bordi» di due anni fa. Composta da sei episodi di circa mezz'ora ciascuno, sarà ambientata nello stesso universo narrativo di quella del 2021 e ne riproporrà i personaggi più amati (Sarah, Secco, l'Armadillo, doppiato anche stavolta da Valerio Mastandrea), ma per raccontare una storia tutta nuova.
Per Zerocalcare «il modo più efficace per godersi la serie è guardarla al ritmo di due episodi alla volta, cioè a blocchi di un'oretta, senza abbandonarsi a un binge watching sfrenato.
Tra la produzione della serie per Netflix e un ritmo di pubblicazione dei suoi volumi a fumetti con Bao sempre molto regolare, oltre a tante altre collaborazioni per illustrazioni e copertine varie e assortite, i ritmi di lavoro di Zerocalcare continuano a essere sempre molto intensi: «Infatti, sto anche un po' sbroccando», scherza. «Però, per fortuna, ho ancora ben viva in me la scintilla di volere raccontare le mie storie. Anzi, per me i fumetti rimangono un'ancora di salvataggio e una boa».
Leggi l'articolo completo suIl Mattino