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«Sono una cittadina italiana residente in Napoli, un’utente come tanti che ogni mattina tenta di usufruire del servizio di trasporto metropolitano. Purtroppo per motivi che forse vanno aldilà dei semplici guasti tecnici, o comunque per motivi che noi cittadini non abbiamo il diritto di conoscere, la Metronapoli non è più in grado di fornire il servizio di trasporto tanto sognato. Dopo anni di cantieri aperti, strade rotte e disservizi, la metropolitana di Napoli che si pregia essere una delle più belle d’Italia, di fatto non è in grado di mettere treni sui binari, per trasportare le migliaia di cittadini che felici avevano accolto l’apertura di stazioni in punti nevralgici della città, ma che quotidianamente si vedono sfumare la possibilità di accedere ai treni. È mia intenzione segnalare la situazione di panico che stamane intorno alle ore 8:15 si è verificata nella stazione di Napoli Montedonzelli. Viaggiavo nella cabina del treno diretto a Piazza Garibaldi, il treno già proveniva dalla fermata precedente affollatissimo perché arrivato con molti minuti di riardo. Ebbene a Montedonzelli c’è stato un vero e proprio assalto, la gente spingeva e accalcandosi sulle porte della cabina dove mi trovavo, urlava reclamando il suo diritto a salire sul treno: vista la situazione ho preferito scendere. Io, come tanti, abbiamo avuto paura di cadere ed essere schiacciati dalla folla. In tutto questo gli addetti ai lavori non sapevano cosa fare. Quindi mi domando, i controllori della stazione non possono in situazioni del genere chiudere per qualche minuto le porte di accesso alla stazione e aspettare che la folla defluisca un po’ per volta? Hanno avuto disposizioni chiare e precise per gestire situazioni di emergenza come quella di stamattina, che sono sempre più frequenti - mi è capitata identica situazione sabato sera a Piazza Vanviteli, con folla formata da teppistelli cattivi ed arrabbiati -? La Metronapoli ha preso provvedimenti? Ha capito che l’utenza rispetto ad un anno fa si è raddoppiata e andrà ancora ad aumentare? Insomma ancora una volta a Napoli, una cosa bella - la metropolitana che tocca tutti i punti della città - si è trasformata in un incubo e in una barzelletta: stazioni fantastiche e treni fantasmi.
Laura Landi Leggi l'articolo completo su
Il Mattino