Roma. Etihad ha deciso di accelerare i tempi per mettere in sicurezza Alitalia. Al di là della focalizzazione sul lungo raggio, il nuovo modello di business che ha in mente...
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Solo a fine dicembre, come noto, i due istituti di credito e il socio emiratino, hanno sborsato 470 milioni per tappare i buchi di bilancio e consentire alla compagnia di continuare a volare. A marzo ne arriveranno altri 590 per proseguire l'avventura. Anche perché le banche non hanno più intenzione di aprire il portafoglio. «Credo che Alitalia non abbia un minuto da perdere - dice Andrea Giuricin, analista ed esperto di trasporto aereo dell'Istituto Bruno Leoni- perchè senza i tedeschi non credo ci sia un futuro. Anzi forse siamo già fuori tempo». E questo perché la ex compagnia di bandiera continua a pagare l'errore storico di aver puntato sul medio e corto raggio. Una scelta, quella della rinuncia graduale alle rotte intercontinentali, avvenuta con l'abbandono del matrimonio con Air France-Klm, oltre 10 anni fa, proseguita con la gestione Colaninno e confermata nell'ultimo piano disegnato proprio dagli arabi.
Lunedì incontro governo sindacati per evitare in extremis uno sciopero che sarebbe fatale per il futuro della compagnia.
u.man. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino