Il tempo passa e la necessità di un piano industriale che sia base di rilancio per Alitalia si fa sempre più stringente. Tre settimane era stato il timing fissato...
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Intanto lunedì proprio Calenda e il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, incontreranno i sindacati, preoccupati per esuberi che appaiono inevitabili (circa 1.500, con una forchetta che andrebbe dai 600 ai 1.600). E sempre lunedì il Governo cercherà di evitare, in extremis, lo sciopero del trasporto aereo programmato per venerdì prossimo. La centralità del nuovo piano industriale quinquennale, del resto, è stata ribadita anche oggi da Calenda, che ha invitato a non pensare alla strada della «ri-nazionalizzazione», visto che «quando era dello Stato» la compagnia è stata gestita «molto molto male». Quello che serve oggi, ha detto il titolare di via Molise è «un chiaro piano industriale, parlare di esuberi così non è più accettabile».
Piano che «in questo momento non c'è nella sua completezza» e «finché gli azionisti non lo approvano non è un piano industriale che può essere presentato al governo». Già, gli azionisti, che - come ha ricordato Calenda - devono essere convinti perché «hanno messo un sacco di soldi». Qui le cose si complicano. Il piano messo a punto dall'a.d. Cramer Ball (158 pagine frutto di 4 mesi di lavoro) è stato approvato nelle sue linee guida dal cda del 22 dicembre, ma il via libera definitivo degli azionisti, elemento richiesto dal Governo affinché sia blindato, è subordinato dalla volontà degli stessi a un'approvazione da parte di un advisor, che al momento non c'è. Il nome - secondo quanto si apprende - potrebbe uscire da un cda che dovrebbe tenersi il prossimo 23 gennaio. È noto inoltre che le 2 grandi banche azioniste (Intesa e Unicredit) lascerebbero volentieri la mano ad un partner industriale, elemento che sarebbe probabilmente anche una delle chiavi del rilancio della compagnia.
Così come è nota la loro preferenza per l'unico vettore europeo (abbandonata la partnership con Air France) che presenterebbe le caratteristiche idonee: Lufthansa.
Il Mattino