Sfuma, almeno per ora, la possibilità di collegare Roma e Milano in 2 ore e 40 minuti. Il Ministero delle infrastrutture e trasporti ha infatti negato l'autorizzazione...
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Il Ministero, in una comunicazione inviata ad inizio maggio a Rete Ferroviaria Italiana (del Gruppo Fs), dopo il parere dell'Agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria (Ansf) e della competente direzione del Ministero, ha fatto sapere di non autorizzare per il momento l'innalzamento della velocità a 350 chilometri orari dagli attuali 300, che avrebbe potuto portare a collegare Roma e Milano in meno tempo rispetto alle attuali 2 ore e 50 minuti. Le motivazioni di questa decisione, secondo quanto si apprende dal Mit, sono che l'innalzamento della velocità comporterebbe un possibile aumento dei costi manutentivi per il sistema dell'infrastruttura e dell'energia; inoltre non si ha evidenza del fatto che questa maggior velocità garantirebbe una maggior puntalità; infine non è possibile generalizzare al resto della rete la sicurezza verificata nei test. A questo si aggiunge il tema della normativa europea, che si attesta sui 320 chilometri orari.
Una decisione in linea con la 'cura del ferrò portata avanti dal ministro uscente Graziano Delrio, che nell'Allegato infrastrutture al Def 2017 ha scelto la strada dell'Alta velocità di rete, prediligendo una rete ad alta velocità più diffusa rispetto alla scelta del 'sempre più velocì.
Il Mattino